Non c’è dubbio alcuno che ci siano determinate situazioni nelle quali i farmaci antidolorifici possano dare sollievo a chi stia sperimentando dolori lancinanti. Chi si farebbe trapanare un dente senza anestesia, chi rifiuterebbe della morfina immediatamente dopo un intervento chirurgico, chi negherebbe delle cure palliative ad un malato di cancro.
Le prescrizioni mediche prevedono che la somministrazione del farmaco antidolorifico debba cessare nel momento in cui la reale sofferenza fisica del paziente è cessata. Ad esempio, nel caso di un’operazione chirurgica, il paziente assumerà una dose adeguata di morfina primo giorno, un po’ meno il secondo, una dose molto leggera il terzo dopodiché, se il dolore è tollerabile, il medico sospende il farmaco. La morfina non ha creato nessun tossicodipendente.
Se però osserviamo le statistiche, ad esempio negli Stati Uniti, scopriamo che durante l’anno 2010 quasi 7000 persone sono morte di overdose di antidolorifici, circa 18 al giorno. Questo significa non solo che si tratta di farmaci altamente tossici, ma anche che le persone che li assumono regolarmene sono milioni e milioni, e che molti di loro in realtà ne stanno abusando molto al di là della reale esigenza fisica.
Gli antidolorifici non sono diversi dalle droghe da strada: sono sostanze tossiche, danno assuefazione (bisogna prenderne dosi sempre maggiori), danno dipendenza (il corpo non ne può più fare a meno) e come se non bastasse alterano in maggiore o minore misura lo stato mentale della persona. È bene ribadire che non si tratta di normali “medicine”, ma di vere e proprie “droghe” che a cui si lega tutta la classica fenomenologia della tossicodipendenza.
Ecco che è assolutamente necessario, allo scopo di salvare migliaia e migliaia di vite ogni anno, far sì che chi comincia ad assumere antidolorifici, stia costantemente sotto stretto controllo medico e che sia ben consapevole dei rischi e degli effetti negativi a cui potrebbe andare incontro. Ai primi sintomi di assuefazione o dipendenza, è necessario agire in fretta per evitare ogni inutile rischio.
Come salvare le persone dalla droga? Come evitare le overdose da antidolorifici? La risposta è l’informazione, soprattutto fra i giovanissimi. Devono conoscere i rischi e le conseguenze delle sostanze tossiche, legali o illegali che siano. Vanno informati prima che la vita li costringa a farne uso in modo inconsapevole.
L’associazione “Un Mondo Libero dalla Droga” si propone di aiutare le scuole a fare prevenzione sull’abuso di droghe, alcool e farmaci. I volontari effettuano lezioni e conferenze ai ragazzi, e molte scuole adottano la campagna portando avanti loro stesse i programmi di prevenzione grazie ai materiali educativi dell’associazione. Tutti gli interventi dei volontari sono a titolo assolutamente gratuito, come pure la fornitura di opuscoli, manuali, video.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. La campagna è del tutto laica, l’associazione organizza anche eventi pubblici nei quali vengono distribuiti opuscoli su tutti i più comuni tipi di droghe ai cittadini. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard
Fonte notizia
it.drugfreeworld.org