Le persone che bevono alcolici regolarmente, alle feste, al bar o a casa, spesso si vantano della loro capacità di “reggere l’acool”. Sia che facciano per “essere dei duri” o che siano orgogliosi reggerlo più dei loro amici, queste persone spesso faranno sfoggio del fatto gli ci vogliono più drink per ubriacarsi, o che sono in grado di consumare abbondanti quantità di alcol senza soffrire di postumi di una sbornia il giorno successivo. Sebbene ciò possa avere alcuni vantaggi a breve termine, potrebbe non essere effettivamente una cosa così salubre a lungo termine, secondo un recente studio pubblicato nel numero di marzo di “Alcoholism: Clinical & Experimental Research”.
Lo studio, condotto in collaborazione tra ricercatori dell'Arizona State University e della Yale University, ha fatto un’analisi del consumo di alcol tra 113 giovani, 75 uomini e 38 donne. Tutti i partecipanti allo studio erano forti bevitori, consumando in media 24 drink a settimana. Per soddisfare la definizione standard di "forte bevitore", un uomo dovrebbe consumare cinque drink in una sola occasione mentre una donna dovrebbe consumarne quattro. L'obiettivo dello studio era quello di indagare l’associazione tra il “reggere l’alcool” e il rischio di sviluppare problemi di abuso o dipendenza da alcol. Le persone che “reggevano meno l’alcool” hanno avuto successivamente meno problemi associati al bere. In pratica tali persone hanno avuto una incidenza inferiore di problemi legati all'alcol sul lavoro, postumi di sbornie, risse, ubriachezza al lavoro o a scuola, trascuratezza di responsabilità, svenimenti.
Chi riesce a “reggere meglio l’acool” è portato a bere più alcol, e questo porta a maggiori di qualsiasi genere legati all’alcool o addirittura a diventare un alcolizzato. Insieme alla dipendenza da alcol, sono anche più inclini a sviluppare altri problemi di salute come la cirrosi epatica o l'avvelenamento da alcol. Inoltre, è più probabile che bevano e guidino, dal momento che potrebbero pensare di essere abbastanza sobri da mettersi al volante nonostante abbiano una concentrazione di alcol nel sangue di gran lunga superiore al limite legale. Avere una bassa risposta soggettiva all'alcol significa che ci vogliono molte più bevande per ubriacarsi, e una persona del genere consumerà spesso enormi quantità di alcol che metterebbero chiunque altro sotto il tavolo. Questa condizione di diventare sempre più resistenti all'alcol è nota come “tolleranza acquisita”.
È un malinteso comune che "essere in grado reggere l’alcool" significhi che una persona è meno soggetta a diventare un alcolista. Alla luce dei risultati dello studio Arizona State University/Yale, è chiaro che non è così. Al contrario, un'elevata tolleranza all'alcol viene effettivamente utilizzata come uno dei criteri diagnostici per la dipendenza dall’alcol.
“Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga e l’alcool non costituiscano più una piaga sociale. I volontari dell’associazione credono che un giovane informato sui pericoli degli stupefacenti possa decidere, pensando con la propria testa, di stare alla larga da qualsiasi ambiente dove si faccia uso di droga o si abusi di alcool.
Le attività di Mondo Libero dalla Droga consistono nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di Mondo Libero dalla Droga fin dalla sua fondazione: la lotta all’abuso di sostanze stupefacenti è una delle principali campagne sociali della Chiesa. Il fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, ha affermato: “L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.”
Giovanni Trambusti
“Mondo Libero dalla Droga” Toscana
Fonte notizia
www.noalladroga.it