Cosa sono le passive house? Cosa cambia tra la progettazione di un edificio passivo e uno tradizionale?
Le case passive, meglio conosciute come Passive House, sono edifici progettati in modo da sfruttare l’energia solare e il calore generato al loro interno. L’impianto di riscaldamento e raffrescamento delle case passive genera un notevole risparmio sui costi in bolletta e un grandissimo beneficio per l’ambiente.
Il termine “passiva” indica una tipologia di edifici che non richiede alcun impianto di riscaldamento tradizionale, come caldaie, termosifoni o sistemi analoghi. L’aspetto esteriore di una casa passiva non è diverso da una di tipo tradizionale: gli standard non limitano la composizione architettonica, ma ne definiscono solo i requisiti di efficienza. La vera differenza sta nei dettagli costruttivi; la progettazione di edifici passivi è il momento più importante per soddisfare gli standard della casa passiva e ottenere la certificazione rilasciata dal PHI (ovvero, il Passive House Institute Italia).
Per costruire una casa passiva efficiente, occorre agire su fattori come l’orientamento dell’edificio, la distribuzione dei serramenti e l’ombreggiamento. Se tutto il sistema funziona bene, il fabbisogno termico per il riscaldamento e il raffrescamento saranno inferiori ai 15 kWh per mq l’anno (dieci volte meno rispetto a una casa tradizionale).
Le case passive oggi rappresentano la soluzione più sostenibile dal punto di vista ambientale: grazie all’alta efficienza energetica degli edifici le emissioni di CO2 vengono drasticamente ridotte, arrivando vicino allo zero. Il fabbisogno energetico delle case passive permette l’utilizzo delle fonti rinnovabili non solo come integrazione, ma come provenienza principale di energia durante tutto l’anno (solare termico, fotovoltaico).
La salubrità dell’aria è garantita da un sistema di ventilazione con filtraggio delle polveri e umidificazione. Inoltre, impiegando serramenti fortemente sigillati, unitamente a materiali per l’isolamento termico posati all’interno dei muri (poliuretano, lana minerale, canapa ecc.) la costruzione risulterà priva di ponti termici.
La qualità degli elementi costruttivi utilizzati fa sì che la passive house abbia una durata maggiore rispetto agli edifici tradizionali. Secondo il PHI, a circa dieci anni di distanza dalla messa in opera, le strutture e le caratteristiche dei materiali utilizzati sono pressoché invariate.
L’investimento iniziale in componenti edilizi di qualità superiore è attenuato dall’eliminazione dei sistemi di alimentazione per il riscaldamento e raffreddamento: in sostanza, un costo più elevato in partenza per la costruzione di una casa passiva viene ammortizzato negli anni dall’assenza o quasi dei costi per il riscaldamento, raffreddamento e manutenzione degli ambienti!