L’olio extra vergine d’oliva, anche chiamato “oro verde”, ha un forte appeal nell’immaginario collettivo. Ma pur attivando una grande fascinazione, ancora non ha innestato nella cultura di massa la sicurezza nel saperlo scegliere, abbinare, riconoscere nelle caratteristiche principali.
Proprio per diffondere la cultura dell’olio di qualità è nato POP-OLIO, un format culturale itinerante che punta a svelare in chiave “pop” – ovvero popolare, divertente e innovativa – i segreti per riconoscere “a naso” un olio con le migliori caratteristiche, proprietà e requisiti, discernendone i sentori principali: Pomodoro, Erba tagliata, Mandorla, Cicoria, Carciofo.
POP-OLIO, in questa prima edizione, sarà incentrato sul senso dell’olfatto, spesso sottostimato rispetto all’ovvia egemonia della vista (talvolta ingannatrice!). Da qui il patrocinio del Centro S.Alessio Margherita di Savoia, fortemente voluto dalla Regione Lazio, che collaborerà alla realizzazione di una black box sensoriale per le degustazioni al buio.
Circa 40 olivicoltori – in buona parte del Lazio – insieme a esperti di settore, ad una delegazione di ragazzi ipovedenti del Centro S.Alessio e ad artisti, guideranno appassionati – e coraggiosi – giornalisti, ristoratori e addetti ai lavori, verso un seducente percorso di consapevolezza, fornendo gli strumenti necessari per scegliere l’olio, imparando a riconoscere i sentori che ne marcano la qualità. Trovato il sentore dominante, sarà poi più facile deliziarsi del sapore e della fragranza degli oli attraverso gli straordinari abbinamenti creati dall’esperienza di maestri panettieri.
Esperienze formative che porteranno in modo fluido e naturale ad associare i diversi tipi di olio ai piatti tipici della tradizione gastronomica italiana. L’olio verrà raccontato, promosso e proposto a 360 gradi, attraverso la “spettacolarizzazione” delle sue caratteristiche. Infatti saranno coinvolti musica, teatro, cinema e letteratura. Tutto ciò il 29 febbraio e il 1° marzo, nel cuore di Trastevere, nello spazio WEGIL.
Tante le iniziative in programma: dalle “Esperienze” di olio al buio alle “Degustazioni” con i produttori, dalla mostra mercato con gli assaggi di olio e pane presso lo stand dei Maestri Panificatori al format dei pop corn con l’olio, a cura di Pietro Palanti. E ancora: baby olivi per far conoscere ai bambini la ricchezza della biodiversità italiana; gli abbinamenti e gli assaggi dei vini del Lazio, con la storica cantina Trimani; lo showcooking dello chef Marco Corradi e gli olio-cocktail elaborati dal bartender Mario Farulli di Baccano.
Nella Terrazza, per aggiornare la visione romantica e nostalgica delle macine in pietra, due aziende produttrici di frantoi esporranno attrezzature e pezzi di meccanica “intelligente”, fascinose quanto le sculture e il design contemporanei. Perché il salto di qualità nella produzione dell’Olio, evidente negli ultimi anni, si basa non solo sulla corretta coltivazione e raccolta delle olive, ma anche sulla tecnologia sempre più raffinata con cui sono frante.
Infine, nel Salone Pop Olio sono previsti – nel corso delle due giornate- interventi di attori e musicisti per intervalli di riflessione letteraria sull’olio, mentre nell’Auditorium, fra i vari appuntamenti e workshop, c’è anche il teatro – con lo spettacolo “OrgOlio” dal format Degustart di Giammarco Spineo, scritto per Olissea – e Il cinema, con il Docufilm “Legno vivo – Xylella olte il batterio”, con la presenza dei realizzatori: Francesca Della Giovampaola, Elena Tioli, Filippo Bellantoni, Simone Cannone e dell’olivicoltore protagonista del film Francesco Mastroleo.
L’evento è a ingresso libero, il programma completo è scaricabile dal sito di POP-OLIO: https://pop-olio.it/
Sabato 29 febbraio – Domenica 1° marzo 2020 - Spazio WEGIL – Largo Ascianghi, 5, 00153 Roma
Olissea è una Associazione Culturale che, attraverso il suo blog olissea.it si propone di raccontare le esperienze e il punto di vista di chi lavora nell’olivicoltura e nel suo indotto. L’associazione è anche promotrice di eventi che diffondano la cultura dell’olio di suprema qualità non solo agli specialisti, ma cercando una chiave “pop” che allarghi quanto più possibile la platea di chi vuole alimentarsi bene e in modo salutare.