Se fossimo in Colorado, invece che in provincia di Modena, sarebbe tutto pienamente legale. La serra con dentro 1200 piante di cannabis dotata di lampade solari, aereazione e irrigazione sarebbe segnalata da insegne e cartelli, lo stato riscuoterebbe le sue tasse, gli agricoltori invierebbero i curriculum all’azienda per farsi assumere. Allo stesso tempo, i ragazzi dei licei e delle università verrebbero visti fumare spinelli durante la ricreazione, ci sarebbero inviti a non guidare dopo che si è assunto cannabis e si svilupperebbe turismo “da sballo” proveniente da tutta l’Italia che accorrerebbe in Emilia a comprare un po’ di roba buona. Gli spacciatori da tutta Italia, e forse da tutta Europa, verrebbero in Emilia per vedere roba “più forte” ai consumatori di Cannabis ormai assuefatti. Le statistiche del crimine avrebbero un’impennata, così come quelle degli incidenti mortali dovuti alla guida sotto l’effetto della marijuana, inoltre gli ospedali psichiatrici dovrebbero aprire nuovi padiglioni per accogliere i nuovi e numerosi casi di psicosi dovuti all’uso abituale dei derivati della cannabis.
Che questo succederebbe è del tutto certo, in quanto sta succedendo in Colorado ormai dal 2014, cioè da quando è e stato legalizzato la coltivazione e la vendita della marijuana e di tutti i prodotti legati alla cannabis: spinelli, torte “alla Maria”, cioccolatini, lecca lecca, ecc.
I criminali narcos cinesi in cuor loro sperano che l’Italia legalizzi la marijuana. Il loro business diverrebbe legale, potrebbero facilmente riciclare il danaro sporco derivato dallo spaccio delle altre droghe ancora illegali. Inoltre il mercato delle droghe illegali, gestito sempre da loro, avrebbe un espansione notevole grazie al fatto che la marijuana crea assuefazione, e quando non basta più bisogna ricorrere alla droga più forte come cocaina, eroina, crack, droghe sintetiche, anfetamine, ecc.
“Un Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga non costituisce più una piaga sociale. I volontari dell’associazione, non sono d’accordo con le forze politiche che vorrebbero la droga in libera vendita, ma neppure con quelle che credono che la repressione sia l’unico modo per risolvere il problema. La storia ci insegna che nessuna delle due strategie ha mai avuto successo. La chiave per liberarci dal problema della droga è la prevenzione.
L’associazione internazionale “Un Mondo Libero dalla Droga”, pensa che esista una terza via: la prevenzione. Formare delle nuove generazioni che comprendano la verità sulla droga, farà in modo che possano decidere con la loro testa di non farne uso. La maggior parte degli ex tossicodipendenti afferma che “se avessero saputo le conseguenze” non avrebbero iniziato ad assumere stupefacenti.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. L’associazione organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard
Fonte notizia
it.drugfreeworld.org