È notizia dello scorso novembre 2019 che a Valbelluna, in Veneto, delle studentesse 14enni, dopo aver fumato spinelli durante la ricreazione, abbiano accusato un malore. Una è addirittura finita in ospedale. L’unico commento possibile è che questo è cosa si otterrebbe, su larga scala, spingendo verso la liberalizzazione delle “droghe leggere”.
Il problema non è solo qualche occasionale “malore” dopo una canna: è dimostrato che il quoziente di intelligenza di chi fuma abitualmente spinelli cala di parecchi punti, che la marijuana quintuplica la possibilità di malattie mentali come la psicosi, che le probabilità di incidenti stradali si moltiplicano, e così via. Non bisogna assolutamente sottovalutare l’impatto della marijuana, possiamo chiamarla “droga leggera” quanto vogliamo, gli effetti negativi sono tutt’altro che leggeri.
L’associazione internazionale “Un Mondo Libero dalla Droga” crede che la prevenzione possa giocare un ruolo vitale per far sì che i ragazzi decidano con la loro testa, non con quella degli spacciatori o con quella degli amici che la sanno lunga. E neppure con la testa degli artisti irresponsabili che non fanno mistero delle loro dipendenze, delle serie TV che propongono protagonisti che si drogano con disinvoltura, dei media che propagandano le idee di chi vorrebbe la droga legale e libera.
La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. L’associazione organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard
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www.noalladroga.it