Gli psicofarmaci, venduti in eleganti bottigliette o confezionati in luccicanti pillole colorate, sono droghe a tutti gli effetti. Vengono prescritti senza nessun tipo di analisi cliniche, solo in base a sintomi. Hanno effetti molto gravi sul sistema nervoso e sulla mente delle persone. Tutti i disturbi che pretendono di curare hanno una causa, una causa reale legata al corpo o causata dalle esperienze di vita della persona. Gli psicofarmaci non risolvono nessuna di queste due cause, semplicemente “nascondono” il problema esattamente come un antidolorifico “nasconde” il dolore. Il dolore rimane, il problema non si risolve.
Gli psicofarmaci, come tutte le droghe, causano dipendenza e assuefazione. Non è facile smettere, si rischia di continuare a prenderli per tutta la vita e di subirne i pesanti effetti, eufemisticamente definiti “collaterali”. Non sono “collaterali” dato che l’effetto principale non c’è: il problema persiste, gli effetti negativi si manifestano.
Veniamo ora alla cronaca: un giovane di 17 anni, dicembre 2019 in provincia di Venezia, muore per overdose di psicofarmaci. Era rimasto a dormire a casa di un suo amico, non si è risvegliato. Nel suo zaino, scatole di psicofarmaci.
Poteva essere evitata questa morte? I volontari dell’associazione “Un Mondo Libero dalla Droga” cerdono di sì. Da tanti anni i volontari vanno nelle scuole e spiegano ai ragazzi come funzionano le droghe, incluso gli psicofarmaci. Ecco che un ragazzo ben informato e consapevole, molto più difficilmente resterà vittima di una morte accidentale dovuta alle droghe, legali o illegali che siano.
La Chiesa di Scientology sostiene da sempre la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga”, fin dal momento dalla sua fondazione. I volontari di “Un Mondo libero dalla Droga”, a partire dal 2015, hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.
“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard
Fonte notizia
www.noalladroga.it