Cosa decreta il successo di uno show cooking in TV? Tolti sapori e odori, che lo spettatore non può assaporare, rimangono i colori e le composizioni, gli unici elementi a rendere invitante e appetibile la ricetta.
L’arte di rendere gustoso un piatto quando viene meno la possibilità di assaggiarlo si chiama impiattamento. Rondelle, julienne e ratatuille di frutta e verdura, riccioli di sapore o spaghetti vegetali; ma anche fette trasparenti di arrosti rosé, pesce sfilettato al millimetro accompagnato da alghe che sembrano capelli d’angelo.
Tutto questo avviene negli studi televisivi in pochi secondi, senza fatica e senza sprechi. Come? Grazie ad affettatrici, a coltelli super affilati, a tritatutto e grattugie veloci e precise: tutti attrezzi che trasformano anche i più basilari ingredienti in ricette di haute cuisine.
È grazie a questi elettrodomestici che è possibile ottenere impiattamenti memorabili a prova di food blogger, che possono sfidare gli account Instagram più agguerriti ma, soprattutto, soddisfare i palati più fini. Che poi, a pensarci bene, la precisione del taglio consente anche di non sprecare il cibo: un buon modo di fare economia e di elogiare madre natura.
Dimmi cosa mangi e ti dirò cosa comprare
Se volete fare un acquisto sensato, chiedetevi innanzitutto cosa mangiate di più. Se la vostra dieta è a base di proteine, un coltello elettrico è quello che fa al caso vostro. Se avete l’esigenza di far mangiare verdure ai vostri figli, optate per un robot da cucina con dischi intercambiabili: vi aiuteranno a dare ogni volta una forma nuova agli ortaggi.
Per chi ama il pesce, soprattutto crudo, serve un coltello in grado di filettare rapidamente il pesce. Ma è l’affettatrice che può diventare un aiuto più prezioso di quanto si pensi. Secondo le indicazioni degli chef, infatti, almeno un terzo delle preparazioni degli ingredienti, quelle più lunghe, pesanti e difficili, possono essere compiute dalle affilatissime e veloci lame delle affettatrici.
Affettatrice di design, a volano, elettrica: in molte ricette contano il tipo di taglio, la grandezza o lo spessore dei “pezzi”, la rapidità di preparazione. Quest’ultima, in particolare, consente di mantenere intatti i contenuti dall'ossidazione, la primissima nemica della qualità e della bontà del cibo.
Nella scelta di un’affettatrice occorre tener conto, oltre che dell'ingombro, della capacità del taglio con uno spessore che arrivi a 20 mm e delle sicurezze, indispensabili per lavorare senza temere di farsi male. Inoltre, l’affettatrice deve essere lenta, ma precisa: deve avere un andamento costante ma, come dire, fatale!
Ultima raccomandazione se si decide di comprare un’affettatrice: la pulizia. Assicurati che sia sempre linda e pinta e cerca un modello i cui elementi principali possano venir facilmente smontati!