Protagonista del concerto di domenica 18 novembre è Emanuele Arciuli, celebre e affermato pianista, ospite dei più importanti festival e delle maggiori orchestre italiane e internazionali, dal Maggio Musicale Fiorentino al Concertgebouw di Amsterdam, oltre che docente al Conservatorio di Bari, nelle università degli Stati Uniti e presso l’Accademia di Musica di Pinerolo. Il programma, che propone brani di John Cage, Louis Ballard, Peter Garland e Frederic Rzewski, attinge al suo vastissimo repertorio che da sempre riserva una grande attenzione alla musica contemporanea americana, tanto che i suoi più importanti esponenti gli hanno dedicato delle loro opere. L’appuntamento con Walk in Beauty - Passeggiate nella natura americana, concerto in coproduzione con EstOvest Festival è per le ore 17:00 nella Sala di via Giolitti 7 a Pinerolo (To).
LA SCHEDA DI SALA
LA MUSICA SPIEGATA I: GRATTACIELI E PRATERIE AMERICANE
domenica 18 novembre 2018 - h 17 - Accademia di Musica
Emanuele Arciuli pianoforte
John Cage, In a Landscape Louis Ballard, Four American Indian Piano Preludes Peter Garland, Walk in Beauty Frederic Rzewski, Winnsboro Cotton Mill Blues
L’attività concertistica di Emanuele Arciuli, docente dell’Accademia di Pinerolo, lo vede regolarmente ospite delle più importanti istituzioni italiane ed estere. Nel suo vastissimo repertorio una particolare attenzione è riservata alla musica contemporanea americana, i cui più importanti esponenti gli hanno dedicato loro opere. Il programma inizia con una breve e poetica pagina di John Cage risalente al 1948, basata su semplici strutture scalari e ci porta nella seconda metà del novecento con i Four American Indian Piano Preludes di Louis Ballard, compositore di origini Cherokee, brani composti nel 1963 e ricchi di originalità per il modo non stereotipato con cui il materiale dei nativi americani viene trattato. Walk in Beauty, di Peter Garland è un brano del 1989 dipanato in 5 brevi movimenti ispirati alla cerimonia del peyote fra i Navajos. La scrittura, solo apparentemente semplice, cela tesori di raffinatezza timbrica e contrappuntistica ed è fra le opere pianistiche più significative degli ultimi anni. Il programma si conclude con Winnsboro Cotton Mills Blues di Frederic Rzewski (1979) quarta e più celebre delle Four American Ballads, pagina dalla scrittura grandiosa in cui la celebre canzone di protesta degli operai dei cotonifici del North Carolina emerge lentamente da un ostinato di cluster nel registro grave, per poi esplodere liberatoria, superato un vero tour de force di invenzioni pianistiche, poco prima della dissolvenza finale.
EMANUELE ARCIULI
Emanuele Arciuli èospite delle maggiori orchestre, come la OSN della Rai, il Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice di Venezia, il Comunale di Bologna, il Teatro Petruzzelli di Bari e l’Orchestra Verdi di Milano; e ancora, in ambito internazionale, Rotterdam Philharmonic, Brussel Philharmonic, Residentie Orkest al Concertgebouw di Amsterdam, RTSI di Lugano, Tonkünstler di Vienna (al Musikverein, per Wien Modern), Filarmonica di San Pietroburgo, Saint Paul Chamber Orchestra, Indianapolis Symphony Orchestra e molte altre; Èstato invitato da festival come Settembre Musica di Torino, “A.Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo”, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Ravenna, Ravello, RedCats di Los Angeles, Miami Piano Festival etc. Il suo impegno nella musica contemporanea, poi, lo porta ad esibirsi regolarmente nelle principali rassegne (Milano Musica al Teatro alla Scala, Biennale di Venezia, Nuova Consonanza di Roma etc.). Fra i direttori con cui collabora citiamo Roberto Abbado, Andrei Boreyko, Dennis Russell Davies, Yoel Levi, Brad Lubman, Wayne Marshall, James MacMillan, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Emilio Pomarico, Stefan Reck, Jonathan Stockhammer, Arturo Tamayo, Mario Venzago. Attivo anche in ambito cameristico, collabora regolarmente con Sonia Bergamasco e Andrea Rebaudengo. Il suo interesse per la musica americana si èconcretizzato in un libro, Musica per pianoforte negli Stati Uniti (Edt) e in numerose lezioni, sia radiofoniche che televisive. Nel 2011 gli èstato conferito il premio della critica musicale italiana “Franco Abbiati” come miglior solista dell’anno. Tra gli altri riconoscimenti, una nomination per i Grammy Award per il cd dedicato a George Crumb, parte del suo progetto ‘Round Midnight. Incide per Stradivarius, Chandos, Vai, Innova Records, Bridge. Docente di pianoforte al Conservatorio “Piccinni” di Bari e all’Accademia di Pinerolo, tiene regolarmente workshop per numerose università degli Stati Uniti, dove si reca dal 1998 ed ha tenuto oltre quaranta tournée.
Fonte notizia
www.accademiadimusica.it