Il tema è stato oggetto anche di una specifica norma nell’ultimo Decreto Milleproroghe approvato dal Senato ai primi di agosto: una norma in materia di mutui che consente di allungare il periodo di ammortamento dei finanziamenti per famiglie e piccole e medie imprese, consentendo di usufruire delle misure di sospensione del pagamento delle rate ancora per un biennio.
La moratoria per 12 mesi sulla quota capitale del finanziamento concessa alle famiglie – tra mutuo prima casa e credito al consumo – ha interessato fino ad ottobre 2017 già 16.642 famiglie per un controvalore complessivo sospeso di 475 milioni di euro ed una maggior liquidità totale a beneficio dei consumatori pari a 118 milioni di euro.
Questa ricerca maniacale da parte di persone in evidente difficoltà economica - per colpa, di solito, di perdita del lavoro o difficoltà aziendali - ha fatto scattare l’allarme rosso presso tutti gli organi di competenza finanziaria, fino ad arrivare alle porte dello Stato.
Per chiarire meglio alcuni punti legati a un tema così delicato - sovente soggetto di fake news che altro non fanno che confondere di più il cittadino - William Cappa, esperto e addetto ai lavori del settore, ha individuato 4 motivi per i quali la sospensione delle rate del mutuo per difficoltà economica è la scelta più intelligente. Una scelta che va affrontata con decisione e senza timori, ignorando con criterio ogni possibile indizio allarmistico.
William Cappa è socio fondatore della Cappa & Associati, struttura italiana di professionisti specializzati nel settore del debito con il focus sul pignoramento della casa. L’azienda ha ideato e sistematizzato un processo di chiusura del debito collaudato, denominato “Debiti Zero”.
Ecco i 4 motivi illustrati da William Cappa:
1. Un diritto riconosciuto
La richiesta di interruzione delle rate è corretto richiederla perché è un diritto riconosciuto al consumatore, ed è prevista sia dalla legge che dai contratti di mutuo firmati tra il richiedente e la banca. Rileggendo il contratto di mutuo, si noterà che c’è una clausola che permette di potersi affidare alla moratoria in caso di gravi difficoltà.
Anche perché la banca stessa ha un interesse importante ad autorizzare il congelamento della rata per 12 mesi. Si evitano interventi legali per il recupero del credito, si evitano spese giudiziali per avviare un pignoramento, ecc. La moratoria è una possibilità per entrambe le parti per capire se nel prossimo futuro ci sarà di nuovo la capacità finanziaria di riprendere a pagare le rate del mutuo. Ed è un bene che ci sia. In alcuni casi tampona il momento di difficoltà che può svanire quando si ritrova un nuovo posto di lavoro e l’economia famigliare ricomincia a girare un po’.
2. Prendersi un anno di tempo per uscire dalle difficoltà economiche e ricominciare a lavorare.
Permettersi la tranquillità di avere un momento in cui tirare il fiato e non avere l’incombenza della scadenza mensile aiuta molto e rasserena un po’ gli animi.
Inoltre, la moratoria deve essere richiesta con ben in mente il fine: “come farò quando tra 12 mesi dovrò ricominciare a pagare il mutuo? Riuscirò ad essere regolare con i pagamenti oppure la sospensione è solo un modo per prendere fiato e non pensarci più?”
È giusto essere positivi, ma è altrettanto corretto avere una visione a lungo termine e prevedere cosa fare in caso in cui la situazione economica famigliare non si rimetta a posto.