Il grande violoncello del maestro Mario Brunello e Enrico Pace, pianista d’eccezione, sono i protagonisti del concerto di martedì 13 febbraio all’Accademia di Musica di Pinerolo, per un appuntamento che per prestigio si inserisce nel cartellone del Festival Richard Strauss, la rassegna interdisciplinare che vede più di trenta istituzioni culturali torinesi rendere omaggio all’illustre compositore tedesco. In programma, i canti del cigno di due figure emblematiche della musica tedesca: Brahms (Sonata in mi minore op. 38 Vier ernste Gesange - Quattro canti seri, op.121) e Strauss (Sonata in fa maggiore, op.6, Vier letzte Lieder - Quattro ultimi Lieder, op.150). L’appuntamento è alle 20:30 per chi fosse interessato ad approfondire i brani in programma grazie alla Guida all’ascolto condotta da Simone Ivaldi, o alle 21:00 per il concerto.
L'11 febbraio, inoltre, in Accademia, il Maestro Mario Brunello terrà Una strana masterclass: non terrà lezione e i partecipanti non dovranno far sentire pezzi da loro preparati, ma il Maestro presenterà il suo libro "24 giorni di studio". L'evento, organizzato in collaborazione con antiruggine, è aperto a tutti (piccoli, grandi, studenti, professionisti, nonni etc), con una sorpresa per i primi 24 iscritti (Iscrizioni entro l'8 febbraio).
La Stagione concertistica è stata realizzata con il contributo di Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore), Regione Piemonte, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il contributo e il patrocinio di Città di Pinerolo. Il nostro grazie va anche alla sempre preziosa sponsorizzazione di Galup e a quella tecnica di Piatino Pianoforti, Yamaha Musica Italia e Albergian.
SCHEDA DEL CONCERTO
L’ultimo Strauss
martedì 13 febbraio 2018 - Accademia di musica
h 20:30 guida all’ascolto - h 21 concerto
Mario Brunello, violoncello
Enrico Pace, pianoforte
Johannes Brahms
Sonata in mi minore op. 38
Vier ernste Gesange (Quattro canti seri),
op.121
Richard Strauss
Sonata in fa maggiore, op.6
Vier letzte Lieder (Quattro ultimi Lieder), op.150
Un interessante programma a specchio è quello che ci offrono stasera due amici dell’Accademia di Musica, Enrico Pace e Mario Brunello, grandi esecutori dotati di fine sensibilità. Protagonisti, i canti del cigno di due figure emblematiche della musica tedesca: Brahms e Strauss. Entrambi giunti alla fine della loro vita, ritornano alla musica vocale da camera come ultima esperienza compositiva. Gli arrangiamenti di questa sera sostituiscono la voce umana con quella del violoncello, lo strumento solista nelle due sonate che appartengono, invece, alla produzione giovanile di entrambi i compositori. I quattro canti seri, penultima opera del catalogo brahmsiano, sono composizioni su testi sacri tratti dall’Antico testamento, nati dalla disperazione del Maestro a seguito della malattia di Clara Schumann. Evocazioni alla morte, quasi inni, in cui il pessimismo e la disperazione di Brahms trovano le parole e la consolazione nei testi protestanti della Bibbia luterana. La morte e la fine aleggiano anche nei quattro ultimi Lieder di Strauss, nati tuttavia in tutt’altro contesto. Testi di ispirazione poetica sono alla base di questi momenti sereni e disincantati, melodie che si ripiegano su se stesse, macchie timbriche che diventano porte verso orizzonti dai contorni sfumati. Attraverso queste opere, i due Maestri consegnano la loro memoria alla storia della musica, con la tenerezza e la semplicità che contraddistingue i grandi.