Rizzini Franciacorta: alla scoperta di una cantina sorprendente

Ricerca, passione e cura del dettaglio. Queste sono le caratteristiche che contraddistinguono la cantina Rizzini, in Franciacorta a Monticelli Brusati. Dal 1985 coltiva i vigneti di proprietà e dal 1982 produce spumanti metodo classico solo con le proprie uve Chardonnay. Essenziali, eleganti, con lunghi tempi di affinamenti sono tre etichette vintage con un minimo di 60/70 mesi sui lieviti per il Brut, che diventano ancora di più per il Dosaggio Zero e la Riserva, realizzata solo nella annate particolari. Un solo Cru, con rese ridotte, il vino viene deciso annata per annata dopo la prima fermentazione, in base al potenziale che può esprimere. Situata nella zona nord orientale della denominazione la cantina, di proprietà di Guido Rizzini presenza un terreno di derivazione morenica povero di argilla. Le colline conferiscono il giusto apporto ventilato e la selezione come avrebbe detto il grande Gino Veronelli “ rabbiosa “ fa sì che se le uve che non raggiungono il top vengono vendute ad altre cantine e si aspetta a produrre l’annata più favorevole. Ne guadagna così la qualità che è davvero superba. L’occasione di poter degustare queste perle è stato un pranzo a Milano presso il Bistrot Uovo di Seppia, del grande chef Pino Cuttaia, bistellato in terra di Sicilia col suo ristorante La Madia di Licata in provincia di Agrigento. Col menu studiato per l’occasione sono stati accompagnati i tre cru dell’azienda. Con una parmigiana di melanzane in condivisione il Brut Millesimato 2015, esaltato dal formato magnum. Lo gnocco di seppia e carbone nero con il Dosaggio Zero Millesimato 2016. Straordinario l’Extra Brut selezione 2010 al punto da aver retto un abbinamento decisamente impegnativo come il Filetto di Manzo in finta brace. Una cantina veramente meritevole che fa il suo punto di forza nell’altissima qualità dei suoi prodotti. 

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