Domenica 8 settembre 2024a Torrecuso (BN) si è conclusa la quarta edizione di “Scoperte in Vigna 2024” la passeggiata enoturistica a cielo aperto: grande successo di pubblico e di partecipazione,e nel prossimo futuro “passeggiata” come itinerario di viaggio”.
Quest’anno, la quarta edizione,è stata realizzata nell’ambito del progetto “Alla scoperta della cucina caracciolina in Campania, fra palazzi, conventi, vicoli e masserie” finanziato dal Fondo Sviluppo Coesione FSC 2021-2027 della Regione Campania, eTorrecuso (uno degli oltre 500 feudi della famiglia Caracciolo) ha rappresentato il momento ideale per cogliere il legame fra Napoli, capitale del regno dove le grandi famiglie si ritrovavano nei fastosi palazzi e le loro corti.
A raccontarlo è stato il duca Nicola Caracciolo, discendente di San Francesco Caracciolo patrono dei Cuochi e compatrono di Napoli, che ha arricchito il press tour in bus scoperto con una storia di famiglia: Nella cappella Caracciolo di vico Torrecuso San Vito si nota un curioso elemento decorativo scolpito in marmo: sono gli occhialini che il Caracciolo, avendo fatto cadere i suoi durante una manovra militare alla quale era presente il re di Spagna, proprio da quest'ultimo ricevette un paio in sostituzione che il re consegnò con le parole "por bien ver". Caracciolo ottenne il privilegio di inserire nel proprio stemma gli occhialini del re e le regali parole. La famiglia – ha commentato Caracciolo - è ben rappresentata dalla splendida cappella gentilizia nella chiesa di San Giovanni a Carbonara nel seggio di Capuana, dove numerosi rami della dei Caracciolo avevano i loro palazzi. Qui si svolsero i solenni funerali di Carlo Andrea marchese di Torrecuso, grande di Spagna, celebre uomo d'armi, figlio di quel Galeazzo il quale aveva rinunciato a tutti i suoi beni e privilegi per seguire a Ginevra Calvino.Periodo davvero singolare questo per la famiglia Caracciolo, che vede negli stessi anni un "eretico" e un campione della Chiesa Cattolica, San Francesco Caracciolo. Un santo divenuto alquanto particolare nel 1998, quando la Federazione Italiana Cuochi lo invocò quale suo Celeste Patrono.Da allora il legame fra i Caracciolo e la buona tavola, un tempo limitata ai sontuosi banchetti rinascimentali e barocchi, si è allargato alla grande tradizione agroalimentare ed enogastronomica mediterranea, di cui i cuochi italiani sono i grandi ambasciatori. Altra novità legataal Cammino di San Francesco Caracciolo– ha aggiunto Caracciolo- è l’info point dedicato al Cammino presso Domus19 in Piazza Riario Sforza a Napoli: dalla fine di settembre si svolgeranno experiences enogastronomiche e multisensoriali per scoprire in maniera ludica prodotti, ricette, tradizioni dei territori attraversati dal cammino”.
“Scoperte in Vigna 2024”ha permesso ai visitatori di scoprire “con l’aria sul viso e la bellezza negli occhi” il meraviglioso Parco Regionale del Taburno Camposauro, le distese di vigneti tra degustazioni in cantine doc tra prodotti alimentari e visite culturali.
Mentre in piazza si sono posizionate le auto scoperte e gli equipaggi pronti per il tour in Vigna, a Palazzo Caracciolo si è tenuta la visita guidataa cura della dottoressa Loredana Orsillo della prima Pinacoteca d’Italia, unica nel suo genere, dedicata esclusivamente al mondo vitivinicolocon opere d’arte di vari autori con mostra permanente. Durante la visita, Roberta Garibaldi,Brand Ambassador & Keynote Speaker di “Scoperte in Vigna 2024”Vice Presidente del Comitato Turismo del OECD (OCSE), Amm.re Delegato ENIT, ha detto, a proposito Scoperte in Vigna e nuovi itinerari” che “questi luoghi in cui questo può essere il mezzo di viaggio preferito” visto il contesto”, diventa interessante una manifestazione come questa che può suggerire dei percorsi e degli itinerari evidenziando punti di interesse ma anche percorsi paesaggisticamente interessanti, diventa un’offerta assolutamente replicabile e presentabile anche per i turisti rendendo stabili questi percorsi”.
Geppino Tolino organizzatore ed ideatore di Scoperte in Vigna hadichiarato: “Sono molto soddisfatto di questa IV edizione. 78 equipaggi, 210 persone nelle cantine, tra cuigiornalisti, blogger, influencer e tour operator, le tre piazze del paese piene di curiosi attirati dallo spettacolo e dalla scenografia dell'evento, 2 concorsi fotografici legati all'evento (Scatti in Vigna, dedicato solo agli equipaggi, e Scatti in Vigna Professional, organizzato con lo storico e famoso Circolo Fotografico Sannita), il Bus Scoperti in Vigna, quest'anno dedicato ai media. La presenza di un brand Ambassador di rilievo mondiale, come la professoressa Garibaldi, il coinvolgimento dei residenti che hanno trasmetto il calore ed il senso di accoglienza ed ospitalità che da sempre contraddistingue il torrecusano: gli equipaggi, strada facendo, venivano accolti con saluti, sorrisi e tant'è prelibatezze, entusiasmando i partecipanti. Insomma...un successo!”.
Alla manifestazione hanno aderito oltre 30 le cantine tra degustazioni dei prodotti tipici del territorio come la Salsiccia Rossa di Castelpoto, la Notte Rosa con la degustazione dei Rosati del Taburno, la visita della Pinacoteca italiana dedicata totalmente al mondo vitivinicolo, il pranzo presso le Cantine tra degustazioni e visite guidate, la pizza alla ciliegia del Monte Taburno, il raduno delle auto giocattolo a cielo aperto “Scoperte in Vigna Children” dedicata ai bambini e il gruppo “NicoFalanghi” composto da giovanissimi divulgatori enoturistici del territorio, le premiazioni degli equipaggi che si sono contraddistinti durante il tour, il Concorso Fotografico “Scatti in Vigna Professional, la presentazione del libro “Calici & Spicchi” di Antonella Amodio, la sosta al Ponte romano Foeniculum noto per le vicende storiche battaglia di Benevento dove morì Manfredi di Sveviale cui spoglie furono temporaneamente seppellite alla base della “grave mora” citata da Dante nella Divina Commedia.