Presentati i nuovi vini supertuscan P64 delle Cantine Ravazzi
San Casciano dei Bagni – Si è svolta l'attesa Anteprima nazionale, a San Casciano dei Bagni (Siena), nella suggestiva Val d'Orcia per la presentazione ufficiale, di 2 nuovi vini delle Cantine Ravazzi.
E' stato un “wine day” molto speciale, quello che si svolto all'interno di Fonteverde SPA (esclusiva oasi di soggiorno e relax) che ha visto la partecipazione di ospiti provenienti da varie parti dell'Europa (Olanda, Belgio, Germania, Svizzera e altri paesi) nonchè di alcuni giornalisti del settore. Un evento che tra l'altro è coinciso con il sessantesimo anniversario di compleanno del titolare della storica cantina sancascianese, Alberto Ravazzi.
I due nuovi vini, che hanno iniziato la commercializzazione a partire dal 28 novembre sul mercato nazionale e internazionale, sono contraddistinti dell'etichetta P64. Una sigla, che rappresenta l'anno di nascita del produttore, ma in modo particolare, non è altro che l'indicazione catastale della particella in cui si trovano i vigneti dell'azienda di San Casciano dei Bagni.
Un Sangiovese e un Cabernet, pura espressione di un territorio dove la tradizione e l' innovazione si fondono con l'impegno e la passione di questa famiglia, alla terza generazione, nel creare vini di qualità riconosciuta, offrendo ai wine lovers in Italia e nel mondo, di poter assaporare quella Toscana più autentica in ogni calice.
“Questi due vini – sottolinea Alberto Ravazzi – rappresentano un punto importante di crescita professionale e personale, in quanto andiamo a inserirci in un nuovo mercato e in una nicchia particolare, quella dei supertuscan, in una fascia di qualità e di prezzo notevoli. E tutto questo, in un certo senso, rappresenta una sfida, tenendo conto delle nostre origini e della nostra evoluzione. Il P64 nasce proprio in virtù di questa evoluzione: un Sangiovese in purezza e un Cabernet Sauvignon. Il Sangiovese, perchè io sono nato all'ombra di questo vitigno, mi ricorda la mia infanzia, nell'azienda del mio babbo Enio, colui che mi ha trasmesso la passione del vino. Il Cabernet Sauvignon, mi lega invece alla celebrazione dei vitigni internazionali. Proprio perchè hanno aperto a me e alla mia azienda un mondo di possibilità”
Il nuovo brand P64, racchiude la vision delle Cantine Ravazzi, che dal 1956 hanno sempre messo una grande attenzione, impegno e attenta ricerca nella lavorazione in vigna e in cantina, per creare esperienze sensoriali uniche che esaltano l'eccellenza vitivinicola della Toscana. Tutti i vini sono a base di Sangiovese, con l'utilizzo di vitigni internazionali (Cabernet Sauvignon, Merlot). Oggi, accanto ai vini più tradizionali, come il Chianti, c'è soprattutto un'offerta di altissima qualità di etichette pluripremiate in Italia e in Europa, come “Prezioso” più volte “Miglior vino rosso d'Italia Luca Maroni, dal packaging elegante e raffinato che si completa “Iroso” o “Boroso – Chianti Riserva DOCG” vincitori di premi ma soprattutto premiati dal pubblico. Una linea completa di vini, che ha conquistato nuovi mercati come Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Leichtenstein, Olanda, Polonia, Svizzera, Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti, Taiwan.
Dietro questo successo, c'è soprattutto l'impegno comune di una famiglia, che crede nel proprio lavoro, con grande passione per il vino e il territorio. Alberto Ravazzi, è un imprenditore, che valorizza molto il ruolo di sua moglie Roberta e dei figli Francesco, Martina e Matteo all'interno di questa piccola azienda. Ha fiducia nei giovani e crede nelle sinergie tra aziende del territorio, con una mentalità aperta ai cambiamenti e alle nuove proposte.
“Credo molto nelle sinergie tra aziende e persone – puntualizza Alberto Ravazzi – per me è un concetto di condivisione molto importante, anche a livello locale e mi piacerebbe collaborare con altre piccole aziende della Val d'Orcia, Montepulciano e aree limitrofe”
Tra i progetti futuri, il produttore sancascianese, sta valutando insieme all'enologo Andrea Bernardini, di guardare a prodotti realizzati con un metodo classico. Un prodotto importante, che per il mercato enologico non è una novita, ma lo sarebbe per la sua azienda. Un qualcosa in più che andrebbe oltre il classico vino rosso toscano Chianti, con invecchiamento in legno o barrique. Un passo per il quale si sente pronto e che vuole condividere anche a livello emotivo con la collaborazione del figlio Francesco, che si è laureato in enologia un anno fa all'Università di Perugia, che ha già alle sue spalle una significativa esperienza, sia in Umbria che in Toscana, nonché una bella vendemmia in Nuova Zelanda.
“L'enologia è una scienza che comunque va sempre avanti – conclude Ravazzi – crea nuove occasioni di espressione verso nuovi progetti. Quindi perchè no? Nel futuro prossimo delle nostre cantine, anche grazie all'apporto di mio figlio, potrebbe nascere un altro vino, un altro uvaggio o impiantare un nuovo vigneto”.
Il P64 non rappresenta ormai più il futuro, ma il presente, nell'evoluzione di questa azienda, che crede da sempre in questo territorio del Chianti senese, che non a caso si trova nel comune di San Casciano dei Bagni, eletto recentemente “Best Tourism Village 2024” dalla UNWTO, organismo mondiale del turismo delle Nazioni Unite, che punta a creare modelli di turismo capaci di unire la tutela del territorio e, allo stesso tempo, delle attività economiche locali, come le Cantine Ravazzi che sono riuscite nel mostrare al mondo l'eccellenza enologica toscana.
Fonte notizia
tuscanywinejournal.altervista.org