L’Emilia Romagna si conferma regina incontrastata nell’alta gastronomia e - ai Campionati Italiani AIC andati in scena ieri ed oggi (5-6 dicembre) allo Spazio Reale di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze - ha portato a casa, nella categoria “Miglior Cucina tradizionale”, uno splendido primo posto.
Un risultato di grande prestigio per la nostra delegazione “capitanata” dallo chef Cosimo Milanese (“Losteria del pesce” di Riccione) che ha sfidato ai fornelli le rappresentative dell’Associazione Italiana Cuochi provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Tema della disfida culinaria era la promozione delle eccellenze dei territori, un motivo magistralmente interpretato da Cosimo Milanese che ha conquistato la giuria con il suo passatello asciutto con crema di squacquerone e tartufo bianco e crumble di salsiccia di mora romagnola.
Al suo fianco altre due eccellenze della gastronomia “made in Romagna”: Barbara Lucchi, titolare del Ristorante Enoteca “La Vecia Cantena d'la Pre” di Predappio Alta e Vito Caterino, giovane chef di due locali molto noti a Cattolica come il “Racket” ed il “Cheers”.
Le delegazioni regionali si sono sfidate con la formula dell’eliminazione diretta e l’Emilia Romagna ha potuto contare anche sul supporto di alcuni brand regionali particolarmente prestigiosi, come l’azienda enologica predappiese “Sadivino”, la torrefazione Pascucci di Monte Cerignone, il birrificio artigianale “Vecchia Orsa”, “Le Insolite piante di Donatella”, l’Acetaia “San Giacomo” di Reggio Emilia e “Gli essenziali” della “Fattoria del Grillo” tra le colline di Modena e Bologna.
Ricordiamo che, oltre al titolo nazionale, l’evento metteva in palio un premio davvero importante. La rassegna toscana serviva infatti anche a selezionare, tra i vari vincitori di categoria, gli chef che andranno a comporre la rappresentativa nazionale italiana che parteciperà ai mondiali di cucina del prossimo anno: “E’ un risultato che mi riempie di orgoglio - spiega Cosimo Milanese - e che, considerato il livello altissimo dei piatti proposti, conferma l’eccellenza della nostra cucina regionale. Ai campionati del mondo il banco di prova sarà ancora più impegnativo ma noi rappresenteremo la cucina italiana e, per storia e blasone, abbiamo il dovere di puntare al successo”.