Non solo, considerate le nuove disposizioni UE, questi ultimi mesi dell’anno potrebbero rappresentare l’ultima chiamata per coloro che desiderano sostituire l’attuale caldaia con un prodotto più efficiente, ma che si serve ancora di combustibili fossili.
In questo articolo scopriamo cosa prevede attualmente l’agevolazione, come poterla richiedere e le novità previste per il 2024.
Bonus Caldaia 2023/2024: facciamo il punto
Per comprendere come funziona il Bonus Caldaia è necessario effettuare una precisazione: non esiste al momento un’agevolazione indipendente che si occupa solo di questo, ma diversi bonus che, fra le altre cose, ti consentono di risparmiare sul nuovo impianto.
Facendo un riassunto, ecco di quali agevolazioni parliamo:
- Bonus Mobili ed Elettrodomestici, in vigore fino al 31 dicembre 2024, a patto che gli acquisti vengano effettuati in sede di ristrutturazione e gli elettrodomestici siano ad alto risparmio energetico. In questo caso, la caldaia rientra fra i lavori di manutenzione straordinaria e puoi richiedere una detrazione del 50% su una spesa massima di 8.000€ entro il 2023 (diventano 5.000€ per tutto il 2024).
- Se stai effettuando delle ristrutturazioni importanti nella tua casa, potresti inserire l’acquisto della caldaia nel Bonus Ristrutturazione, ottenendo una percentuale di detrazione uguale all’agevolazione precedente, ma con un range massimo di 96.000€.
- Ecobonus è riservato per l’acquisto di caldaie a condensazione con classe energetica minima A, per le quali potresti risparmiare fino al 65% sul prezzo e sui costi di trasporto/montaggio, purché siano contestualmente installati anche sistemi di termoregolazione di classe V, VI e VII. L’importo massimo detraibile in questo caso è di 30.000€.
- Infine, l’ultima possibilità è quella del Superbonus 90% (70% nel 2024), con il quale puoi recuperare la quasi totalità dell’importo, a patto che la sostituzione avvenga insieme ad un intervento trainante e che sia effettuato il salto delle due classi energetiche. Per maggiori informazioni relative ai requisiti del richiedente, ti invitiamo a consultare l’approfondimento linkato.
Bonus Caldaia 2023/2024: come funziona
Come hai potuto constatare, ci sono diverse possibilità per usufruire del Bonus Caldaia 2023/2024, ma devi tener conto del fatto che non si tratta di agevolazioni cumulabili e ne potrai scegliere solamente una, chiaramente tenendo conto di quale risulta più indicata secondo il tuo caso specifico.
Non solo, all’atto pratico i costi sostenuti vengono recuperati in rate uguali nei successivi 5/10 anni, sulla base del bonus richiesto, presentando apposita documentazione alla Dichiarazione dei Redditi.
Fino al 17 febbraio 2023, invece, era possibile richiedere anche lo sconto in fattura oppure sfruttare la cessione del credito, opzioni che dopo quella data sono state eliminate.
Tuttavia, alcuni venditori di sistemi di riscaldamento hanno escogitato un espediente interessante, che prevede il pagamento di una parte dell’importo attraverso finanziamenti con tassi agevolati, soprattutto per quanto riguarda l’Ecobonus.
In ogni caso, ricorda che per accedere ad una qualsiasi detrazione i pagamenti devono essere tracciati, ovvero effettuati attraverso bonifico bancario o postale parlante specifico per la detrazione in cui si rientra.
Bonus Caldaia 2023/2024: i requisiti
Anche se ci sono diverse modalità per ottenere il Bonus Caldaia, alcuni requisiti restano validi per tutti, fra cui quelli che riguardano i richiedenti e dove deve essere installato il nuovo impianto.
In particolare, possono fare richiesta tutte le persone fisiche e le imprese, riguardo ad immobili situati nel territorio italiano e che siano già presenti, quindi non di nuova costruzione.
Inoltre, i richiedenti devono essere proprietari, coinquilini, o conviventi, che comunque vantino un diritto reale sull’immobile su cui effettuare i lavori.
È chiaro che poi ciascuna agevolazione prevede tutta una altra serie di altri requisiti indispensabili per poter fare domanda, che vengono ben specificati negli articoli linkati in precedenza. Per esempio, per ottenere il Superbonus 90% attualmente i proprietari di villa singola devono dimostrare che si tratti della prima casa, nonché abitazione principale, e che abbia un reddito massimo di 15.000€ l’anno.
Infine, un altro elemento importante riguarda le caratteristiche tecniche della stessa caldaia, che si possono riassumere come segue:
- Se sono a condensazione, devono avere almeno la classe energetica A;
- I sistemi di microcogenerazione devono consentire un risparmio minimo di energia primaria del 20%;
- Valgono anche pompe di calore, pompe geotermiche, sistemi ibridi e collettori solari.
Hai richiesto il Bonus Caldaia? Ecco la documentazione da conservare
Attenzione, se hai richiesto il Bonus Caldaia, oppure hai in programma di richiederlo entro breve, è necessario ricordarsi di conservare tutta la documentazione che attesta l’installazione del nuovo sistema di riscaldamento.
In particolare, ecco di cosa parliamo:
- Fatture e ricevute fiscali di tutte le spese sostenute sull’intervento;
- Scheda informativa interventi realizzati;
- Asseverazione del costruttore della caldaia ed eventuale asseverazione del produttore delle valvole di termoregolazione;
- Dichiarazione di Conformità da parte del tecnico installatore qualificato;
- Attestazione dei pagamenti tracciati;
- Ricevuta dell’avviso inviato all’ENEA, da effettuare entro 90 giorni dal termine dei lavori.
Bonus Caldaia: le novità previste per il 2024
Negli ultimi anni le direttive UE sono diventate sempre più stringenti, dal momento che sono sempre più vicine le date ultime per raggiungere importanti obiettivi europei, fra cui il passaggio alla classe energetica E per tutti gli immobili residenziali entro il 2030, che diventa D entro il 2033.
Proprio per questa ragione, sono previste importanti novità a partire dal 1° gennaio 2024, ovvero il divieto di produrre incentivi per sistemi di riscaldamento che si servono di combustibili fossili.
Ciò significa che non potresti più richiedere l’Ecobonus o il Superbonus per installare nella tua casa una caldaia a gas o persino un sistema ibrido che utilizzi in parte un combustibile fossile.
Non solo, tali sistemi di riscaldamento potrebbero essere persino vietati in toto a partire dal 2025, sia per le case in nuova costruzione, sia per quelle soggette a lavori di ristrutturazione.
In altre parole, significa che hai tempo ancora pochi mesi per poter richiedere il Bonus Caldaia, in quanto al momento non si sa se nel 2024 verranno introdotte altre agevolazioni per aiutare le famiglie più svantaggiate nel migliorare i propri impianti di riscaldamento.
Approfondimenti:
- Bonus Casa 2023: tutte le Agevolazioni
- Sismabonus 2023: Prorogato al 2025
- Bonus Acqua Potabile 2023
- Bonus Sociale Bollette quanto dura
- Bonus Condizionatori 2023
Fonte notizia
posizioniaperte.com bonus-caldaia-2023-2024