Ad aggravare la situazione è il fatto che in Italia non esiste una sorta di Sistema Veterinario Nazionale, alla stregua di quello Sanitario per noi umani; pertanto, ciò implica dei conti piuttosto salati quando il proprio amico a quattro zampe si ammala, senza possibilità di costi calmierati.
In questo articolo scopriamo se è possibile accedere ad un Bonus Animali Domestici 2024 per risparmiare o recuperare dei costi e come richiederlo.
La necessità del Bonus Animali Domestici 2024
Curare il proprio animale domestico ad oggi rappresenta un lusso per molte persone, in quanto non esiste un sistema pubblico che possa ammortizzare le spese veterinarie, ma è possibile solo rivolgersi a privati.
Ciò comporta dei costi di spesa molto variabili da una città all’altra, che possono prevedere poco meno di 100€ per una prima visita, ad alcune centinaia di euro per interventi di routine, come la sterilizzazione, per non parlare di quelli chirurgici straordinari che possono richiedere anche l’esborso di diverse migliaia di euro.
Il problema è che il più delle volte si tratta di circostanze impossibili da evitare: si pensi, per esempio, al microchip obbligatorio previsto per i cani in tutto il territorio nazionale, oppure alle vaccinazioni per prevenire determinate malattie, o ancora, all’insorgenza di patologie croniche dovute all’età dell’animale.
A tutto ciò si aggiunge un’alimentazione sana, costituita da prodotti di qualità che utilizzino materie prime certificate, per far sì che la salute del proprio amico a quattro zampe non ne risenta troppo col passare del tempo.
In sostanza, secondo una recente indagine effettuata da Federconsumatori per il mantenimento di un cane si possono spendere all’anno fra i 1.700€ e i 2.500€, in base alla taglia e all’età, mentre per un gatto in media circa 1.200€ annuali.
Bonus Animali Domestici 2024: una svolta?
Nel corso degli anni al Governo si è ampiamente discusso sulla possibilità di introdurre delle agevolazioni per consentire ai detentori di animali di recuperare almeno in parte le spese veterinarie sostenute.
La più famosa e interessante risale proprio al 2022, quando l’onorevole Michela Vittoria Brambilla aveva proposto un bonus di 150 all’anno per ciascun animale domestico iscritto all’anagrafe, fino ad un massimo di tre, destinato a tutti coloro che hanno un reddito ISEE inferiore a 15.000. Tale agevolazione era destinata ad aumentare per fasce reddituali ancora più basse, fino ad ottenere 900€ all’anno di bonus.
Tuttavia, tale proposta alla fine non è stata più inserita nella Legge di Bilancio 2023, facendo sorgere la domanda nei contribuenti se esista davvero un modo per risparmiare sui costi di mantenimento del proprio amico peloso.
La risposta è che al momento non si può parlare di un vero e proprio Bonus Animali Domestici 2024, ma di una detrazione sulle spese già sostenute. Ne avevamo già parlato nell’articolo Spese Veterinarie Detraibili, che contiene le istruzioni per inserirle nel Modello 730, ma nei prossimi paragrafi ti forniamo un breve riassunto.
La Detrazione sulle Spese Veterinarie
Qualunque sia la spesa annuale destinata al tuo cane o a qualsiasi altro animale da compagnia, sia esso un criceto oppure un pappagallo, hai la possibilità di recuperare in parte quanto sostenuto, grazie alla detrazione prevista a livello nazionale, che ammonta al 19%.
Non si tratta, dunque, di un bonus che va richiesto sul sito Inps, oppure che prevede un requisito legato al reddito, ma di uno sgravio fiscale ottenibile solamente presentando la Dichiarazione dei Redditi. A tal proposito, se non l’hai mai fatta, ti invitiamo a leggere l’articolo dedicato.
Tornando alla detrazione sulle spese veterinarie, la legge prevede la possibilità di presentare al massimo 550€ di spese sostenute, alle quali viene sottratta una franchigia di 129,11€; sul risultato, si applica la suddetta detrazione.
In altre parole, presentando tutte le fatture accumulate per le prestazioni veterinarie, potresti ricevere fino a circa 80€ di rimborso.
Ma attenzione, perché tale agevolazione non è prevista per tutte le spese sostenute per l’animale domestico, ma solo per alcune di esse. Vediamo quali.
Requisiti per la Detrazione sulle Spese Veterinarie
Se desideri sfruttare questa sorta di Bonus Animali Domestici, ricorda che tutti i pagamenti effettuati dovranno essere tracciati e con rilascio di relativa fattura, in quanto la stessa dovrà essere conservata e presentata al Caf per la Dichiarazione dei Redditi.
All’interno della ricevuta dovranno essere ben visibili i tuoi dati anagrafici, compreso il codice fiscale, l’importo saldato e i dati relativi all’ambulatorio veterinario che ha erogato la prestazione. Per le spese effettuate nelle farmacie, è necessario fornire anche la propria tessera sanitaria, affinché compaia sullo scontrino parlante.
Un altro elemento da considerare è l’aspetto delle spese detraibili, in quanto devono rientrare in uno dei seguenti gruppi:
- Tutte le visite ambulatoriali effettuate dal veterinario;
- Analisi di laboratorio, esami diagnostici (come lastre ed ecografie), interventi chirurgici e giorni di ricovero presso cliniche veterinarie;
- Farmaci destinati agli animali, con o senza ricetta, purché siano acquistati in farmacia.
Ricorda che qualsiasi alimento speciale scelto e prescritto dal veterinario, generalmente in presenza di determinate malattie, purtroppo al momento non può essere detratto, per quanto sia di vitale importanza per il tuo piccolo amico.
Non solo, se i tuoi animali sono detenuti per finalità economiche, non hai diritto allo sgravio fiscale, neanche nel caso in cui le spese dovessero rientrare fra le opzioni esposte in precedenza.
Questo, per esempio, è il caso di allevatori certificati, oppure di contadini che curano gli animali da destinare al consumo.
Bonus Animali Domestici 2024: novità all’orizzonte?
Anche se la questione è stata dibattuta a più riprese, senza ancora giungere ad un bonus effettivo da destinare alle famiglie che accolgono animali domestici, al momento non si hanno informazioni sulla presenza di nuove agevolazioni in tal senso per il prossimo futuro.
Resta comunque il fatto che la detrazione del 19% appena esposta è valida per tutto il 2024; tuttavia, se dovessero sorgere altre novità in merito, noi di Posizioni Aperte provvederemo ad aggiornare la pagina quanto prima.
Detto ciò, molto spesso sono gli stessi Comuni oppure le Regioni a proporre delle iniziative locali, volte ad agevolare i detentori di animali, attraverso contributi economici una tantum, oppure donazioni di alimenti per le famiglie in difficoltà.
Per esempio, occasionalmente viene offerta la sterilizzazione gratuita per cani e gatti appartenenti a famiglie con un reddito basso (meno di 15.000€/anno), per contrastare il fenomeno del randagismo, che in alcune Regioni costituisce una problematica non indifferente.
Il nostro consiglio, dunque, è quello di tenere monitorata la pagina del proprio Comune di residenza oppure delle associazioni di animali di zona, per poter cogliere eventuali opportunità di risparmio sulle spese.
Approfondimenti:
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Fonte notizia
posizioniaperte.com bonus-animali-domestici-2024