Nell’ambito del programma di revisione del PNRR, il Governo starebbe pensando ad una misura rivolta a tutti i cittadini sulla scia Superbonus edilizio, ma con alcune importanti differenze.
La ratio del progetto è da individuarsi nel raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Europea Case Green in materia di efficientamento energetico degli immobili.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e a chi è rivolto.
Ecobonus Sociale 2024: tutti i dettagli
Il Governo sarebbe a lavoro per mettere a punto una misura che consenta di raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2050 previsto dalla Direttiva europea citata sopra.
Data la particolarità della situazione edilizia italiana, con la maggior parte degli edifici in classe energetica G, quello che si intende fare è portare gli immobili in classe energetica E entro il 2030 e in classe energetica D entro il 2040.
Per questo si sta lavorando ad una misura più accessibile anche da parte delle classi sociali più svantaggiate ed escluse dalla possibilità di richiedere il Superbonus 90% .
Sulla base di quanto emerso, il nuovo bonus dovrebbe prevedere l’applicazione di due differenti aliquote: una al 60% e una al 100% (per questo viene chiamato anche “Bonus a due anime”).
Prima di spiegare come vengono applicate, precisiamo da subito che in entrambi i casi il limite di spesa previsto è fissato a 100mila euro, detraibili in 10 anni.
Ecobonus Sociale 60%
La prima aliquota è rivolta ad una platea molto ampia di beneficiari. In questo caso essi possono recuperare quanto speso per interventi di messa in sicurezza sismica o riqualificazione energetica di edifici esistenti, senza limiti, mediante sgravio contributivo, che prevede uno sconto sulle tasse in sede di dichiarazione dei redditi.
Ecobonus Sociale 100% o Superbonus per Redditi Bassi
Richiedibile solo da chi ha un Isee non superiore a 15mila euro, le spese sostenute per l’efficientamento energetico della prima casa classificata come tipologia G possono essere recuperate attraverso cessione del credito o sconto in fattura.
Nuovi criteri per la Cessione del Credito?
Il nuovo bonus, dunque, può essere richiesto da tutti i cittadini, senza limiti se non quello reddituale e di destinazione d’uso.
Come descritto nel paragrafo precedente, coloro ai quali spetta l’applicazione di un’aliquota al 100% possono recuperare le spese sostenute mediante sconto in fattura o cessione del credito. Il ricorso a quest’ultimo, tuttavia, era stato fortemente ostacolato dall’esecutivo, in quanto considerato una misura troppo costosa.
La sua reintroduzione, pertanto, dovrebbe prevedere nuove regole, come ad esempio il suo esercizio in quote annuali. Al momento, però, non siamo ancora in grado di dare ulteriori informazioni, in attesa del provvedimento rilasciato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, in accordo con l’Associazione bancaria italiana (ABI).
La fine del Superbonus?
Dopo il Reddito di Cittadinanza, a finire nelle mire dell’esecutivo è anche il Superbonus.
Nelle sue ultime dichiarazioni, il Presidente del Consiglio ha infatti dichiarato che la misura rappresenta ad oggi una spesa non più sostenibile per lo Stato, prevedendo dei tagli necessari al fine di recuperare somme di denaro da investire nella prossima Manovra di Bilancio.
Già dal suo insediamento, il Governo era intervenuto in materia, apportando alcune importanti modifiche al Superbonus, con la riduzione dell’aliquota dal 110% al 90%, salvo alcune eccezioni.
Dunque, anche per in materia di Superbonus potrebbero prospettarsi diversi cambiamenti in questi mesi. Quello che sappiamo è che i privati possono ancora richiederlo fino a fine anno, mentre per edifici quali condomini, case popolari e RSA è prevista una progressiva riduzione della percentuale di agevolazione fino al 65% nel 2025.
Se questa è la situazione attuale, bisognerà attendere la fine dell’anno e l’approvazione della Legge di Bilancio 2024 per sapere se l’Ecobonus Sociale verrà approvato e quali saranno le misure che l’Esecutivo metterà in campo.
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Fonte notizia
posizioniaperte.com ecobonus-sociale-2024