Green economy, investimenti per 16 miliardi sia in Italia che all’estero e grande determinazione per il rilancio del Paese: questi sono i punti cardine del futuro di A2A. L’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini li ha esaminati in una recente video intervista rilasciata a “Milano Finanza”.
Renato Mazzoncini a “Milano Finanza”: il futuro di A2A
La green economy, unita ai 16 miliardi di investimenti previsti, saranno un contributo importante per la ripresa del Paese: basti pensare alle 6.000 nuove assunzioni comprese nel Piano Strategico di A2A e alle 30.000 persone che lavoreranno nella supply chain. Questo concetto fondamentale è stato espresso dall’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini durante una recente video intervista rilasciata a “Milano Finanza”, nella quale si è parlato delle prospettive di crescita e di M&A del Gruppo. Con il Piano Strategico 2021-2030, A2A passa da multiutility a life company, concentrandosi sempre più sul territorio nazionale e sulle attività in Europa. “Nei piani di lungo periodo dobbiamo confrontarci con l’innovazione tecnologica e chiederci quale sarà il futuro dell’energia, che ruolo giocheranno le rinnovabili, cosa succederà con la mobilità elettrica, come cambieranno le tematiche legate al waste o cosa ne sarà dell’idrogeno, di cui si sta parlando tantissimo in Europa”, ha spiegato Renato Mazzoncini. “Noi come A2A ci siamo dati un obiettivo sfidante: arrivare al 2030 con il 58% di energia rinnovabile. Chi punta a simili risultati deve per forza concentrarsi su più paesi”.. “I 16 miliardi sono una cifra importante per far cambiare scala all’azienda e passare alla life company: il fine ultimo di ciò che facciamo è garantire una miglior qualità della vita per le persone e per il Pianeta attraverso i servizi che offriamo ai cittadini”.
Renato Mazzoncini: sì investimenti in Europa, ma il centro-sud Italia non verrà trascurato
Per quanto riguarda il mercato di vendita di energia elettrica e gas sia retail che B2B, A2A ha ipotizzato la crescita da 3 milioni di clienti a 6 milioni: per ottenere questo risultato si sfrutterà la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica e la forte digitalizzazione in atto nel settore. Renato Mazzoncini ha inoltre sottolineato che lo sviluppo impiantistico “sarà green field, per estrarne così il maggior valore possibile. In un paese dove il gap impiantistico è enorme e va colmato, soprattutto nel centro-sud e nelle isole, vogliamo continuare ad investire in questi territori, un’operazione utilissima per tutta l’Italia.” In Europa gli obiettivi sono ormai chiari e ben definiti: si punta alla decarbonizzazione entro il 2050 e la green economy è un’opportunità di sviluppo che “va colta e va spinta”, ha sottolineato l’AD Renato Mazzoncini. “La transizione energetica è facilitata dalla semplificazione dei processi autorizzativi, fondamentale per sviluppare le energie rinnovabili, eolico e fotovoltaico in primis”.
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