Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A: “Oggi il tema dell’energia è centrale. L’Italia è entrata nella crisi energetica, con uno dei livelli di autonomia energetica più bassi in Europa, al 22%”.
Renato Mazzoncini: migliorare il livello di autonomia energetica nazionale
Politica, istituzioni e imprese a confronto su argomenti cruciali per il futuro del Paese, ponendo lo sguardo sul Mediterraneo e sullo scenario geopolitico globale. Questo lo scopo del “39° Convegno di Capri”, organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria e tenutosi sull’isola campana dall’11 al 12 ottobre. Occasione in cui l’AD e DG di A2A Renato Mazzoncini, intervenuto ai microfoni de “Il Giornale d’Italia”, ha condiviso una riflessione sulle opportunità derivanti dal nuovo scenario energetico e su quali siano le strade percorribili. “Oggi il tema dell’energia è centrale. Di fronte alla crisi energetica - quando si sono interrotti i flussi di gas dalla Russia - l’Italia aveva uno dei livelli di autonomia energetica più bassi in Europa, al 22%”, ha dichiarato osservando che “le uniche fonti di energia che abbiamo in Italia sono il vento, il sole, l’acqua e i rifiuti e le abbiamo sviluppate poco negli ultimi anni”. Di contro, il nuovo Piano nazionale dell’energia prevede una crescita delle rinnovabili con particolare attenzione al fotovoltaico, all’eolico e all’idroelettrico. Attivando il loro pieno potenziale è possibile raggiungere un 58% di autonomia. Ma “non è ancora sufficiente”, ha sottolineato Renato Mazzoncini, e per questo sarà necessario continuare a importare energia: “In parte dalla Francia, con il suo nucleare, in attesa magari di svilupparlo anche da noi, e in parte dall’Africa, come dimostra il progetto di un elettrodotto da parte di Terna per collegare la Tunisia con la Sicilia”.
Renato Mazzoncini: proseguire nella crescita delle rinnovabili
Il Nord Africa può giocare un ruolo chiave nel futuro energetico dell’Italia sviluppando ulteriormente le proprie fonti rinnovabili, soprattutto solare ed eolico, in virtù dell’abbondanza di sole e vento presenti in Paesi come Tunisia, Algeria e Libia. Come evidenziato da Renato Mazzoncini, si realizzerebbe una produzione energetica significativa che potrebbe essere trasferita anche in Italia. “Quindi si sta lavorando sempre di più in questa direzione e su un rapporto col Mediterraneo centrale”, così l’AD e DG di A2A: “Se oggi l’Italia è accesa è grazie ai rapporti con l’Africa perché, dopo la chiusura dei flussi dalla Russia, il gas che oggi è ancora la componente energetica preponderante arriva dall’Algeria, dalla Libia, oltre che dal Tap e quindi dall’Azerbaigian”. Una riflessione, inoltre, su quanto l’indipendenza dalla Russia sia un’opzione percorribile: “Non avremmo voluto quello che è accaduto, però oggi sta diventando certamente un’opportunità”, così l’AD e DG Renato Mazzoncini al termine dell’intervista.