Natale, vietato buttare! Se la dispensa è ancora piena, svuotiamola con stile. E' questa l'occasione offerta dal Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP che,in vista della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, invita a festeggiare ancora una volta l'inizio del nuovo anno all'insegna del gusto e del riciclo.
L’appuntamento è è stato mercoledì 29 gennaio 2020, al ristorante “Esposizioni”, a partire dalle 11, dove è andato in scena uno showcooking dedicato al riuso creativo delle eccellenze gastronomiche delle feste.Festeggeremo simbolicamente un “Capodanno-bis”, quasi un mese dopo quello ufficiale, pensato per stimolare il consumo dei prodotti tipici del cenone o del pranzo di Natale anche “fuori stagione”, proponendo ricette gustose e originali, ideali per smaltire la dispensa, ma con creatività, strizzando un occhio alla normativa UE contro lo spreco alimentare.
Dispensa...ma perché stellata?
I protagonisti dell’evento sono stati personaggi dello sport, della tv, della cucina, che si sono cimentati ai fornelli, creando la loro ricetta del cuore con i prodotti rimasti inutilizzati dopo le feste. Uno showcooking che è stato occasione per raccontare le principali caratteristiche dello Zampone e del Cotechino Modena IGP, eccellenze della tradizione gastronomica italiana che a volte vengono dimenticate in dispensa passato il Capodanno, ma anche per spiegare al grande pubblico il valore prezioso della cucina povera, che trae ispirazione da concetti come il risparmio e il riutilizzo di ingredienti.
Ha condotto l’evento, Nicola Prudente, in arte Tinto.
Tutte le stelle dell'edizione 2020
Cibo e sport sono da sempre legati a filo doppio: lo sa bene Massimiliano Rosolino, stella del nuoto italiano, oggi volto prestato alla TV, campione olimpico a Sydney nel 2000 e mondiale a Fukuoka nel 2001 nei 200metri misti; inoltre tra il 1995 e il 2008 è stato quattordici volte campione europeo. Appassionato anche di cucina, da buon partenopeo, ha condotto recentemente in tv “Un dolce da Maestro”, game show di pasticceria.
In una recente intervista ha dichiarato anche: “Troppo spesso, preferiamo buttare gli avanzi del Natale piuttosto che regalarli perché temiamo di fare brutta figura. Lo spreco riguarda anche la vita domestica, non solo i ristoranti o la grande distribuzione. Anche al ristorante ad esempio sono solito ordinare poco cibo perché so che dovrò finire quello delle mie bambine, che non riescono mai a finire le loro porzioni. Ad esempio, nei buffet non riempio mai il piatto all’inverosimile; preferisco servirmi più volte se ho ancora fame, in modo tale da non lasciare nulla nel piatto.”
Figlia di pasticceri e moglie di un ristoratore, Lorena Bianchetti dice di essere stata conquistata da suo marito con la carbonara perfetta. Conduttrice, giornalista, autrice e attrice italiana, Lorena Bianchetti è nata nel mondo dell’intrattenimento per poi specializzarsinel giornalismo e nell’approfondimento di tematiche sociali.Attualmente, conduce - ed è uno degli autori di - "A sua immagine", programma di Rai Uno in collaborazione con la conferenza episcopale italiana ed è testimonial dell’Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati. Chi meglio di lei può darci qualche consiglio sul riuso in cucina. In fondo, non sprecare il cibo è anche una questione etica. Lo ha detto pubblicamente Papa Francesco, lo scorso novembre: “nessuno è escluso dalla lotta allo spreco alimentare” e proprio al Santo Padre è stato dedicato il primo laboratorio in Italia di trasformazione delle eccedenze alimentari per fini solidali, realizzato presso il Car (Centro Agroalimentare di Roma).
Ogni tema, per quanto serio, è sempre meglio affrontarlo con il sorriso di Valentina Persia, attrice, ballerina e comica italiana. Nel 1994 ha debuttato come caratterista nella trasmissione televisiva La sai l'ultima?, condotta da Pippo Franco, giungendo alla finale. Ha portato il sorriso al pubblico di numerosi varietà, ma è stata anche volto di seguitissime fiction tv, come “L’onore e il Rispetto” e “Caterina e le Sue Figlie” e ha recitato per il grande schermo e in teatro. Si descrive buongustaia, nonché ottima cuoca, soprattutto per i suoi figli, che educa però al rispetto del cibo: “A casa mia non si è mai buttato nulla – dice – cotechino e lenticchie del Cenone, il giorno dopo, con la pasta, diventano una zuppa piena di bontà…e di ricordi”.
Chef curatore del ristorante “Esposizioni”, location dell’evento,Alessandro Circiello, è la stella della cucina contemporanea,risultato di un giusto equilibrio tra la tradizione e la nuova concezione gastronomica, che porta alle pietanze un tocco light.
A proposito di questa manifestazione ha detto: "Oggi utilizziamo lo zampone e il cotechino igp di Modena. In Italia abbiamo i prodotti più buoni e più sani e possiamo alimentarci bene anche a basso costo".
. Attualmente è protagonista di due rubriche Rai: una all'interno del programma di Rai1 "Buongiorno Benessere", dove realizza ricette mirate ai principi della nutraceutica, e una al Tg2 della mattina. Circiello è inoltre Testimonial Unicef " Uniti contro la Malnutrizione".
Una breve parentesi per segnalare, sempre presso il Ristorante dove è Consulente Alessandro Circiello, il BRUNCH delle regioni di Sabato 1 e Domenica 2 Febbraio dedicato all’Emilia Romagna dove si potrà gustare, tra le tante specialità emilianoromagnole, anche i tortellini in brodo o al sugo, piccoli fagotti ripieni a base di carne o di prosciutto, cotti in brodo di gallina a Natale e preparati con un buon sugo alla bolognese in tutte le altre stagioni.
Infine, non poteva mancare il punto di vista dell’esperto: Lorenzo Traversetti, biologo nutrizionista, che ha fatto un focus sulle proprietà e le caratteristiche di Zampone e Cotechino Modena IGP aiutandoci così a a capire come abbinarli in modo sano e gustoso.
Inoltre, in vista della Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare prevista per il 5 febbraio 2020, era presente Luca Falasconi, curatore del progetto 60 Sei ZERO promosso col Ministero dell’Ambiente, l’Università di Bologna – DISTAL e la campagna Spreco Zero. Falasconi è anche il coordinatore della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco 2019.
"In cucina, anche nell'alta cucina, è finito il tempo dell'estetica ed è arrivato quello dell'etica": la citazione dello chef-star Massimo Bottura è stato il leitmotiv di questo "capodanno bis" e, in generale, di un nuovo e doveroso approccio quotidiano agli acquisti e alle scelte alimentari. Il momento storico che viviamoci mette a disposizione materie prime in grande quantità e facilmente reperibili, a prescindere da provenienza e stagionalità, ma non per questo dobbiamo dimenticare un passato in cui le famiglie italiane, contadine e non, erano chiamate a inventare continui espedienti per mettere in tavola un pasto caldo e nutriente, trasformando gli avanzi in nuovi piatti, altrettanto gustosi e creativi. Poca spesa e molta fantasia, la ricetta perfetta di quegli anni: perché, allora, non provare a invertire la rotta e tornare alle nostre affascinanti origini?
La parola d'ordine ai fornelli è stata creatività, per ripensare, all'insegna del re-use, i prodotti delle feste in una nuova veste, immaginando ad esempio una buona colazione con fette di pandoro farcito a piacere o un nuovo dessert con torrone sciolto a bagnomaria, ma anche il classico cotechino e lenticchie come ripieno di un tortello.
La moda del riciclo ha mille sfaccettature: ci invita ad apparecchiare una buona colazione con fette di pandoro farcito a piacere o a immaginare un nuovo dessert con torrone sciolto a bagnomaria, ma anche a ripensare il classico cotechino e lenticchie come ripieno di un tortello. Parola d’ordine: creatività.
L’iniziativa è targata “Enjoy the Authentic Joy": un progetto promozionale e informativo triennale che unisce tre consorzi agroalimentari per la tutela dei salumi DOP e IGP (Mortadella Bologna IGP, Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, Zampone Modena IGP e Cotechino Modena IGP), cofinanziato dall'Unione Europea e rivolto al mercato italiano e belga. I Consorzi intendono insieme aumentare il livello di conoscenza e riconoscimento dei marchi di qualità europei e promuovere il valore aggiunto del prodotto in termini di autenticità, sicurezza, tracciabilità ed etichettatura garantita dalla tutela del marchio europeo attraverso le certificazioni DOP e IGP e rafforzare la competitività dei prodotti agroalimentari in Italia e Belgio.