Ha due anni, ma una capacità di linguaggio di 12 mesi.
Prima strappato alla famiglia e alla nonna, poi anche alla mamma.
Crema. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani indice un sit-in per il piccolo Nuno (nome di fantasia): un bambino di soli due anni che cresceva sereno e felice con genitori e nonni, e che ora dopo un anno di sottrazione dai suoi affetti mostra una grave regressione con un’abilità del linguaggio di soli 12 mesi. La manifestazione si terrà sabato 28 settembre alle ore 16 davanti alla sede del Comune di Crema in Piazza Duomo 25.
Un anno fa Nuno cresceva sano e felice, e completamente nella norma secondo i referti del pediatra, assieme ai genitori nella casa dei nonni, due rispettabili e onesti cittadini della nostra provincia. Anzi, dai video fatti al bambino, era addirittura più avanti rispetto alla sua età.
È vero che il papà e la mamma di Nuno avevano dei problemi personali, tuttavia Nuno cresceva serenamente con i nonni. In particolare con la nonna, che è il suo principale riferimento affettivo.
Quando Nuno aveva quasi un anno la sua mamma ha tentato il suicidio. Sono intervenuti i Servizi Sociali che hanno STRAPPATO Nuno dalla sua famiglia e dalle braccia amorevoli dei nonni (dove era al sicuro) collocandolo in una comunità mamma-bambino, SEPARANDOLO da tutti i suoi affetti (eccetto la mamma). Nuno poteva vedere i nonni e il papà solo 1 ora ogni 15 giorni. Questo distacco è stato devastante per lui.
Nonostante la presenza della mamma, la separazione dai nonni e dal papà e la condizione di “cattività” nella struttura lo hanno danneggiato gravemente. Dopo soli due mesi questo bambino, prima sano e felice, aveva già sviluppato un ritardo nello sviluppo del linguaggio e della deambulazione, cosa puntualmente riferita da genitori e nonna (non ascoltati dai Servizi) ma certificata dal nuovo pediatra che, non avendolo conosciuto prima del peggioramento, non ha rilevato questa grave regressione e l’ha indirizzato in neuropsichiatria infantile.
Infine l’ultima mazzata. Nuno è stato strappato anche alla mamma. Invece di ridarlo ai nonni che sono di fatto il suo riferimento affettivo, lo metteranno in un’altra famiglia causandoli un ulteriore trauma. Ora secondo l’ultimo referto Nuno è peggiorato ulteriormente. La consulente di parte ha chiesto il rientro immediato di Nuno a casa, prima che sia troppo tardi.
La manifestazione viene indetta per chiedere:
- che si faccia di tutto per RESTITUIRE NUNO AI SUOI AFFETTI al più presto possibile, il che include necessariamente l’affidamento della famiglia ad un altro servizio sociale;
- che si intraprenda un’INDAGINE DISCIPLINARE e/o PENALE su chi ha consentito o perpetrato questi crimini sul piccolo Nuno per impedire loro di fare del male anche ad altri bambini;
- che gli PSICHIATRI o professionisti che hanno formato questi operatori vengano sottoposti a VERIFICA
- che si provveda a RIVEDERE LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI minorili in conformità con la Legge e le Convenzioni internazionali, estirpando certe pratiche e teorie psichiatriche non rispettose dei diritti dei bambini,
Nel frattempo alcuni amici della famiglia hanno creato un gruppo Facebook per questo piccolo bambino “Bambini strappati: salviamo il piccolo Nuno” con più di 1000 iscritti in pochi giorni e decine di cartelli e selfie di sostegno sparsi per tutta la città e la Provincia.
Nuno sta male e serve un intervento urgente. La risposta del Sindaco e delle istituzioni alla manifestazione e alle richieste sui social ci dirà se siamo di fronte a una nuova Bibbiano.
Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani
Fonte notizia
www.ccdu.org minori giustizia-tutela-minorile