Valerio Camerano, dal 2014 AD e dal 2017 Direttore Generale di A2A, evidenzia la centralità sulla scena delle metropoli e le sfide che la mobilità del futuro dovrà affrontare per rispondere alle rinnovate esigenze dei cittadini.
Valerio Camerano (A2A) ribadisce la centralità sulla scena delle metropoli
Valerio Camerano, AD e Direttore Generale di A2A, ha ribadito la posizione di assoluta centralità della metropoli anche nell'immediato futuro. Infatti le nuove tecnologie ad alto tasso innovativo entrate sulla scena negli ultimi decenni condurranno a una rinnovata interazione con la metropoli stessa, anche a livello di trasporto: un salto di qualità rispetto al concetto di multi-modalità novecentesco, che vedeva confluire i differenti sistemi di trasporto in uno spazio fisico. A suffragio dell'importanza delle megalopoli, il manager porta alcuni dati frutto di una ricerca della Banca Mondiale dai quali si evince che già attualmente le 750 metropoli più popolate creano ricchezza in una misura pari al 57% del PIL mondiale, numeri previsti in crescita dato lo spostamento massiccio anno dopo anno di abitanti dalle aree rurali verso le città. Tutto ciò aumenta enormemente la frequenza di utilizzo dei servizi primari, e in questo senso l'avanzamento della tecnologia può contribuire all'offerta di soluzioni sempre più inclusive senza stravolgere i grandi agglomerati urbani. Ma la tecnologia, nelle parole di Valerio Camerano, ha anche dei risvolti meno chiari e positivi con cui ci si deve confrontare: uno di questi è la garanzia di riservatezza nel trattamento dei dati acquisiti. In questo senso auspica una gestione delle informazioni strettamente riservate da parte di soggetti dotati di un controllo pubblico, con la certezza che vi sia un sistema di contrappesi su tecnologie che potrebbero rischiare di essere invadenti nella privacy dei cittadini dei grandi agglomerati urbani.
Valerio Camerano elenca punti critici e relative possibili soluzioni
Valerio Camerano (A2A) evidenzia questa criticità relativa alla privacy, che si collega idealmente e concretamente ai topic concernenti l'utilizzo dei big data in relazione al diritto alla riservatezza dei soggetti coinvolti. Inoltre, secondo l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, non è realistico pensare di interfacciarsi con un processo così strutturato e futuristico senza affrontare anche le inevitabili criticità, che emergerebbero non solo negli USA o in megalopoli già fortemente rinnovate come Singapore, ma anche nelle nostre grandi città. "La smart city è un progetto di trasformazione trasversale della città che può essere accelerato attraverso indirizzi chiari e budget di sviluppo dedicati", afferma Valerio Camerano, aggiungendo che attualmente nelle zone delimitate dotate di tecnologie smart in fase di costruzione a Milano e Brescia non sussistono problematiche di tipo tecnico all'ampliamento ed espansione di questi servizi innovativi. Il manager conclude sottolineando l'importanza di avere una risorsa che assuma un ruolo di project management per le smart city concertando il lavoro e l'interazione tra i differenti protagonisti, i quali altrimenti difficilmente si muoverebbero insieme uniti nel completare gli investimenti.
Fonte notizia
www.lucavaleriocamerano.it