Giacomo Balla a Villa Borghese
Balla a Villa Borghese: una nuova occasione per visitare il parco e il relativo museo
Dal 29 Novembre al 17 Febbraio 2019 è organizzata al museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese, una mostra dedicata al pittore Giacomo Balla. Le opere in mostra sono opere che precedono il periodo futurista del pittore torinese, che sarà poi consacrato al Futurismo.
Giacomo Balla si trasferisce a Roma in via Parioli 6, attuale via Paisiello, in un antico monastero. Quello che Giacomo Balla vedeva dalla finestra della sua abitazione non era lo stesso panorama che oggi fa da sfondo a Via Parioli. Allora, nel 1904, quella zona era la periferia di Roma e il monastero dove abitava Giacomo guardava su campi e campagne. È questo paesaggio che Giacomo ritrae nei suoi quadri, osservando come la luce cambia a seconda delle ore del giorno, proprio come il pittore Cezanne fece con la montagne Sainte-Victoire. Allora ecco comparire quadri come Alberi e siepe a Villa Borghesedel 1905, Villa Borghese dal balcone, datato 1907, oppure le Torri del Museo Borghese, datato 1905, o Maggio, del 1906. I quadri esposti al museo Carlo Bilotti risentono delle influenze con i pittori realisti, che Giacomo incontra a Roma. Successivamente Balla decise di partire per Parigi, dove incontra i pittori impressionisti e post-impressionisti, e approfondisce anche gli studi di fotografia. Proprio alla fotografia è dedicato il primo piano del museo, dove sono raccolte delle fotografie del fotografo Mario Ceppi, che realizzò scatti ai paesaggi che sono rappresentati nei quadri del pittore.
Per chi conosce la fase futurista di Balla, la mostra sarà una grande sorpresa. Tuttavia il periodo che contraddistingue il pittore non viene tralasciato: viene infatti proiettato il film di Jack Clemente “Balla e il Futurismo”, che vinse il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 1972. Il film è prezioso in quanto costituisce un documento storico sulla vita di Balla. Il film ci porta dentro l’appartamento del pittore, accompagnati dalle figlie Luce e Elica. È proprio all’interno di questo appartamento che Giacomo mise in atto la “Ricostruzione futurista dell’universo”.
La mostra è curata dalla storica dell’arte Elena Gigli, da anni impegnata nella catalogazione delle opere del pittore.
La visita alla mostra presenta anche un’occasione per vedere nuovamente la Galleria Borghese, dove fino al 3 Febbraio si potrà vedere la mostra dedicata alla scultura di Picasso, che arricchisce, completa e dialoga con le sculture della collezione permanente di Villa Borghese.
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