Sarà una moda, un trend di mercato o un’esigenza di produzione, ma anche tra i winelover i vini bianchi, freschi, leggeri e in particolare frizzanti, stanno riscuotendo un notevole successo.
Secondo il Report Oiv la domanda e l’offerta di vino bianco a livello mondiale sono in crescita dal 2000. La produzione di vino bianco è aumentata del 13% nel 2021 rispetto al livello più basso registrato nel 2002, andando a superare anche la produzione di vino rosso. I gusti stanno cambiando? Forse, e non stupisce che a trascinare questo boom dei bianchi sia il vino spumante.
Gli spumanti infatti hanno grande successo in Usa, Germania e Regno Unito (così come è successo per i rosati). Un’attenzione quella per i vini bianchi che sta spingendo anche le cantine italiane ad importanti riflessioni per essere sempre più competitive sul mercato internazionale.
E in questa analisi come si collocano i vini biologici? Secondo il report pubblicato dal Sinab (Sistema Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) c’è finalmente stata una ripresa degli acquisti di vino biologico che, dopo un 2022 chiuso in flessione (-3,9%), incrementa di oltre 3 milioni di euro il proprio fatturato, registrando una crescita del valore della spesa del 6,9%.
Un’attenzione ad un’agricoltura più sostenibile che la Cantina Ilatium Morini (Mezzane di Sotto, VR) abbraccia da tempo e che l’ha portata a lanciare tre vini bio: i bianchi Soave DOC 2023 e Soave DOC “Le Calle” 2023 e il rosso Valpolicella DOC 2023.
“I vini bianchi sono stati in un certo senso riscoperti – spiegano i Morini, 7 tra fratelli e cugini che gestiscono la cantina di famiglia -. Ci sono diverse varietà d’uva che hanno ancora tanto da dire. I bianchi hanno una piacevole bevibilità e per loro natura sono vini da compagnia”.
“I nostri bianchi sono adatti ad ogni occasione, dall’aperitivo alla cena, equilibrati, ma ricchi di sfumature e profumi sanno rispondere alle esigenze anche dei palati più raffinati. Il Soave è prodotto principalmente dalle uve di Garganega, coltivate sulle nostre colline da quasi mille anni, ed è una delle varietà più antiche d'Italia. Tra le sue caratteristiche c’è quella di acquisire proprietà organolettiche diverse a seconda del tipo di suolo, dell'esposizione e delle tecniche di vinificazione per lasciare in bocca sempre un sapore unico”.
“Quella del biologico non è stata una scelta dettata dal mercato, ma da una sensibilità e rispetto del territorio che come viticoltori sentiamo nostra – spiegano ancora i Morini -. Il nostro obiettivo è promuovere un’agricoltura sostenibile con l’obiettivo di preservare l’ambiente per le generazioni future. Fare vino in modo consapevole è anche questo”.
Anche quest’estate tantissimi appassionati hanno partecipato agli appuntamenti di Ilatium tra le Vigne un’occasione per degustare i pregiati vini della cantina proprio nel luogo in cui nasce la magia, e a settembre torna anche l’attesissimo Vendemmiamo Insieme.
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Passione, impegno e amore per il territorio sono i valori che da sempre contraddistinguono l'Azienda Agricola Ilatium Morini (Mezzane di Sotto, Verona).
Oggi in sette, tra fratelli e cugini, portano avanti l'attività con l'obiettivo di far conoscere in Italia e all’estero le eccellenze del territorio.
Un rapporto, quello con la campagna, che si è trasformato in una quotidianità fatta di dedizione, sacrificio e duro lavoro, premiato infine dal prezioso frutto della terra che dona vini pregiati come il Soave, il Valpolicella e l'Amarone, essenza stessa delle colline e delle vallate di Verona.