Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, ha tracciato una carriera di rilievo che spazia dal suo esordio in Procter & Gamble fino al ruolo di leadership nell’industria del caffè. Il suo percorso, segnato da sfide e successi, rivela una storia avvincente che abbraccia trasformazioni aziendali, gestione di crisi e stereotipi di genere.
Cristina Scocchia: dallo stage in Procter & Gamble alla leadership in L’Oréal
Dall’ingresso nel mondo del lavoro come stagista retribuita presso Procter & Gamble durante gli anni universitari, Cristina Scocchia ha dimostrato sin da giovane la sua determinazione a raggiungere il successo: “Mi presero per uno stage di tre mesi, retribuito. Una condizione fondamentale perché non avrei potuto chiedere ai miei genitori di continuare a pagare la retta dell’università, l’affitto a Milano e in più quello di Roma. E invece le occasioni vanno date a tutti, anche a chi, come me, proviene da una famiglia del ceto medio”. Il suo impegno nell’apprendimento continuo e la gestione degli impegni personali e professionali hanno segnato gli anni trascorsi in Procter & Gamble, dove ha acquisito una preziosa esperienza a livello internazionale. Il passaggio a L’Oréal ha portato Cristina Scocchia a rivoluzionare la cultura aziendale, introducendo lo smart working nel 2014 quando in Italia era ancora una novità. “Anche per l’intera L’Oréal, il nostro è stato il primo Paese insieme all’Inghilterra a introdurre lo smart working. Ci furono tassi di adesione molto alti ed equamente distribuiti tra uomini e donne. Siamo tornati alla crescita e a quel punto ho scelto di andare in KIKO”.
Cristina Scocchia: le sfide in KIKO Milano e Illycaffè
Il periodo come AD di KIKO Milano, invece, ha messo alla prova la resilienza di Cristina Scocchia di fronte all’emergenza legata alla pandemia di Covid-19. La chiusura di oltre 1.000 negozi a livello globale e la gestione delle sfide finanziarie hanno evidenziato la sua leadership durante le situazioni di crisi, culminando nella ripresa dell’azienda e il ritorno a una crescita positiva. “Siamo rimasti chiusi per oltre quattro mesi nella prima ondata, poi abbiamo richiuso nella seconda, per quattro settimane abbiamo sospeso anche l’e-commerce – ricorda l’AD – insomma il 2020 si è concluso con un profitto molto negativo”. L’anno successivo invece “ci siamo rimboccati le maniche e siamo ritornati alla crescita, in positivo con il profitto”. Terminata l’esperienza in KIKO Milano, Cristina Scocchia approda in Illycaffè: in qualità di AD, ha affrontato stereotipi di genere che spesso vengono associati al mondo della cosmetica. “Spesso alcuni hanno commentato “certo, per te è più facile”, come dire che ciprie e rossetti sono un gioco da ragazza. L’ho sempre ritenuto offensivo nei confronti delle donne. Che ci si occupi di cosmetica o di bulloni, alla fine l’AD fa più o meno lo stesso lavoro: finanza, marketing, prodotto, innovazione”. Guardando al futuro, Cristina Scocchia ha delineato gli obiettivi della crescita internazionale di Illycaffè e la preparazione per la quotazione in Borsa entro il 2026. Al contempo, ha evidenziato la necessità di affrontare le sfide della parità di genere, sottolineando l’importanza di cambiamenti culturali e infrastrutturali per supportare le donne nel mondo del lavoro.
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