L'ultima settimana ha visto le banche centrali come grandi protagoniste dello scenario economico. Ci sono stati infatti molti meeting di politica monetaria, a cominciare da quello della Federal Reserve americana, che non ho toccato i tassi ma ha preannunciato che lo farà nei prossimi meeting.
Le strette delle due banche centrali
Tra le tante banche che si sono riunite per decidere sui tassi di interesse, ci sono state anche quelle di Svezia e Norvegia. I due istituti centrali scandinavi hanno deciso di procedere ancora a braccetto, alzando i tassi di 25 punti base.
La Riksbank svedese ha effettuato la propria stretta portando il costo del denaro al 4%. Ha così realizzato l'ottavo aumento consecutivo dei tassi di interesse, che li ha spinti a nuovi massimi del 2008, in linea con le aspettative. La Norges Bank ha fatto una mossa identica. In questo caso però il costo del denaro sale al 4,25%. La decisione ha segnato il 13° aumento dei tassi da quando è stato avviato il ciclo di inasprimento nel settembre 2021.
Porta aperta ad altri interventi
Entrambe le banche centrali hanno aggiunto la possibilità di un altro rialzo del tasso più avanti nel corso dell’anno, come parte degli suoi sforzi per riportare l’inflazione al livello target. Comunque, le strette operate dalle due banche centrali hanno fatto sì che l’inflazione iniziasse a scendere, anche se il Gator oscillatore evidenzia ancora volatilità e rischi al rialzo.
La reazione dei mercati
Gli investitori non sono rimasti affatto sorpresi dalle decisioni delle due banche centrali. Ci si aspettava da loro un aumento nella misura esatta in cui è avvenuto.
La Corona svedese continua comunque a viaggiare verso 11,16 rispetto al dollaro americano, non lontano dai massimi di quasi un anno toccati pochi giorni fa. Un time frame trading ampio rivela che da un bel po' si sta deprezzando rispetto al Dollaro statunitense, mentre il rendimento delle obbligazioni svedesi a 10 anni raggiunge il massimo degli ultimi 12 anni.
La Corona norvegese viaggia invece su 0,064 (USDNOK), dopo essere scivolata sui minimi di 4 mesi di recente.