Il 2022 si è rivelato un anno particolarmente positivo per Gruppo FS, che conferma solidità finanziaria e mostra un deciso miglioramento sotto il profilo ESG.
Gruppo FS: meno emissioni e più autoproduzione energetica, l’obiettivo è la neutralità carbonica al 2040
Complice anche la forte ripresa della domanda di mobilità nel post pandemia, con le Frecce che segnano un +106,5%, gli intercity +50,3% e i regionali +39,9%, Gruppo FS ha chiuso il 2022 con un bilancio in crescita: i ricavi hanno raggiunto quota 13,7 miliardi di euro, di cui 6,9 da servizi di trasporto, mentre l’utile, pari a 202 milioni di euro, segna un +5% rispetto al 2021. Ma a crescere non è solo la solidità finanziaria. Dal rapporto di sostenibilità approvato dal CdA emerge infatti anche un miglioramento sotto il profilo ESG. Sul fronte ambientale, Gruppo FS ha ridotto emissioni e consumo idrico, oltre ad inviare a recupero oltre il 95% dei rifiuti speciali. Con il lancio del Piano industriale al 2031, ha poi accelerato sull’autoproduzione di energia rinnovabile e punta a coprire almeno il 40% del fabbisogno. Già partito il primo bando di gara europeo da 130 milioni per realizzare venti impianti fotovoltaici negli spazi dismessi o inutilizzati. L’obiettivo dichiarato della svolta green è dimezzare le emissioni Scope 1 e Scope 2 entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040.
Gruppo FS: cresce l’utilizzo della finanza green per ammodernare le infrastrutture
Tra i progetti implementati nel 2022 anche il “Sustainable Supply Chain Management”, che dal 2026 permetterà di valutare sulla base di criteri ESG, grazie ad una piattaforma digitale dedicata, tutti gli operatori economici e i fornitori delle società del Gruppo FS. Sempre lo scorso anno ha inoltre collocato due nuovi green bond: il primo da 200 milioni di euro destinato all’acquisto di convogli ad alta velocità per Trenitalia; scopo simile per il second bond da 1,1 miliardi di euro, che è andato a finanziare anche interventi sulla rete AV Torino-Milano-Napoli. Per quanto riguarda la realizzazione di nuove opere – tra cui la Napoli-Bari e l’installazione del sistema di segnalamento digitale europeo per la gestione del traffico ferroviario (ERTMS) – ha rispettato tutte le scadenze del PNRR e già affidato anche i lavori per un totale di 3,27 miliardi di euro. “Il Gruppo Fs ha gettato una base solida per portare a completamento gli ulteriori obiettivi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza e le altre opere strategiche per il Paese e per favorire lo sviluppo di una nuova mobilità integrata”, ha commentato l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris.
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