Il Piemonte – racconto di una terra meravigliosa – ha scelto il mondo dei sapori e quello del vino come fulcro per l’edizione 2023. In una regione dalle eccellenze straordinarie, abbiamo voluto dedicare questo appuntamento ad un futuro ancora tutto da immaginare. Lo racconterà una squadra di stakeholder variamente assortita, ma accomunata, per passione o professione, dal tema prescelto.
Svelare il futuro, anticipare ciò che accadrà, è sempre stata materia per scrittori, scienziati e sociologi. Molto più raramente per chef, enologi, giornalisti, marketing manager e docenti universitari. Perché indagare su cibi e vini del futuro è un azzardo che richiede coraggio, conoscenza e fantasia, perché quello che beviamo e mangiamo è una manifestazione effimera del presente come poche altre. Se poi, allargando lo sguardo, affrontiamo i temi delle location (vigneti e ristoranti), della comunicazione (guide e riviste) e dell’ambiante (sempre più fragile) la complessità cresce. Ma il 27 febbraio del 2023 undici stakeholder hanno colto la sfida de il Piemonte, e del suo direttore, Guido Barosio, cimentandosi in un acceleratore temporale che ci porterà tutti nel 2033, 27 febbraio, esattamente dieci anni dopo. Niente lunghe relazioni, o speech di taglio universitario, ma uno speed date dove ciascuno avrà dieci minuti di tempo a disposizione, non di più. A loro abbiamo chiesto due previsioni argomentate, visionarie (e non potrebbe essere altrimenti), ipoteticamente attendibili, volendo provocatorie. Nessun vincolo, nessuna missione assegnata, ma tutti esploratori per un giorno. La mappa che andremo a raccogliere non resterà effimera e dimenticabile, ma costituirà il primo articolo della prossima edizione de Il Piemonte, che avrà, come tema guida, l’enogastronomia e andrà in edicola questa primavera. Sostanzialmente collaboreranno tutti ad un articolo scritto oggi per essere riletto dieci anni dopo. Nella squadra prescelta alcuni si occupano di cibo e di vino quotidianamente, altri incidentalmente, altri ancora, portando le proprie competenze, contaminano uno scenario già di per suo veloce e performante. Conosciamoli (e riconosciamoli) insieme. Condurrà la serata Guido Barosio, giornalista, direttore responsabile de Il Piemonte, reporter e gourmet. Approderanno con lui nel 2033: Mara Antonaccio, biologa nutrizionista, Pietro Bonada, Founder Revibe, Metaverse Factory, Mauro Carbone, destination manager, Andrea Cenni di Mediapress, Antonio Chiodi Latini, il cuoco delle terre, paladino della cucina vegetale, Supreeth Fasano, trainer perDale Carnegie, Silvia Guidoni, docente universitaria di viticoltura per Disafa, Rocco Moliterni, giornalista gourmet, Alberto Mossotto, consulente marketing strategico, Valerio Saffirio, innovation manager, Davide Scabin, executive chef del Grand Hotel Sitea. Dieci minuti ciascuno, per un viaggio che cibo e vino non hanno mai fatto.