Perugia, 13.12.2022. Entro venerdì 16 dicembre, i proprietari di seconde case e di prime case di lusso saranno chiamati al versamento del saldo IMU per un gettito stimato di 9,7 miliardi di euro. L’appuntamento riguarderà a livello nazionale di 25 milioni di contribuenti, proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale, il 41% dei quali rappresentati da lavoratori dipendenti e pensionati.
In Umbria la scadenza IMU riguarda oltre 300 mila proprietari di immobili in tutta la regione. In questi Comuni, le aliquote applicate superano quella massima dell’IMU, fissata al 10,6%. UILCA Umbria ha rielaborato un’analisi sulla base del rapporto IMU 2022 condotto dal Servizio UIL Lavoro, Coesione e Territorio, per verificare la situazione dei due capoluoghi umbri di Perugia e Terni (Terni è tra i 17 capoluoghi di provincia in cui è attualmente in vigore la ex addizionale Tasi).
Per quanto riguarda gli immobili ad uso abitativo, i costi sono stati rapportati ad un’abitazione con rendita catastale derivante dalla media ponderata delle abitazioni di ogni singola città, su fonte Agenzia delle Entrate. In particolare, per le seconde case il saldo IMU è pari a 425 euro a Perugia, mentre a Terni sale a 443 euro (media Italia 537 euro) con un aggravio medio per i ternani di 36 euro annui.
Al contrario, il costo dell’IMU relativo alle abitazioni principali di lusso, ascritte alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, risulta superiore a Perugia con un saldo medio pari a 1791 euro contro i 984 euro di Terni, che a conti fatti determinano un maggior esborso per i perugini di 1614 euro annui. Tutto ciò a fronte di un saldo IMU medio italiano corrispondente a 1307 euro per un costo annuo di euro 2623 euro.
Per quanto riguarda il costo IMU relativo alle seconde pertinenze dell’abitazione principale si è tenuto conto delle rendite medie calcolate per una cantina di circa 8 mq ed un garage di circa 18 mq, sempre secondo dati dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso gli importi dovuti dai contribuenti umbri sono sostanzialmente livellati con un esborso a saldo stimato in 40 euro medi a Perugia (23 euro per le cantine e 56 euro per i box) e 39 euro a Terni (24 euro per le cantine e 54 euro per i box), contro una media nazionale di 55 euro (cantine 33 euro, box auto 76 euro medi).
Queste cifre sono il riflesso delle diverse aliquote IMU applicate nei vari Comuni, che vedono comunque la media italiana attestarsi al 10,5 per mille per le seconde case e al 5,9 per mille per gli immobili di lusso adibiti a prima casa. In proposito, se a Perugia l’aliquota supera di poco la media nazionale con il 10,6 per mille e del 5,8 per gli immobili di pregio, a Terni, per le motivazioni già riferite, si raggiunge la soglia dell’11,2 per mille e del 6 per mille.
Per Luciano Marini, Segretario Generale della UILCA Umbria, sono ormai maturi i tempi per arrivare ad una revisione complessiva della tassazione locale, seguendo un percorso che la legge sul federalismo fiscale aveva avviato già nel 2009, garantendo maggiore equità nella tassazione del mattone. Luca Cucina, Segretario Generale Aggiunto UILCA dell’Umbria, riscontra disparità di trattamento fiscale, già evidenziate nel rapporto del 2021, e ritiene che sia necessaria una non più procrastinabile revisione delle aliquote applicate. Secondo Valentina Gallarato, Segretaria Regionale UILCA dell’Umbria, la riforma del catasto, contenuta nel disegno di legge inerente la riforma del fisco, assume oggi ancor più carattere di urgenza, perseguendo l’invarianza del gettito complessivo.