Un centro all’avanguardia che “apre la strada a una nuova tecnologia”: così Renato Mazzoncini, AD e DG di A2A, ha espresso soddisfazione rispetto al nuovo impianto di trattamento organico nel centro di Giussago-Lacchiarella.
Renato Mazzoncini: A2A tra circolarità e rinnovabili
A2A inaugura il suo primo impianto di produzione di biometano a partire dal rifiuto umido urbano. Un nuovo passo avanti che segue quelli già compiuti dalla Life Company nell’ambito della sostenibilità, oltre che “un perfetto esempio di circolarità”, come spiega Renato Mazzoncini ai microfoni di Adnkronos. Il progetto “apre la strada a una nuova tecnologia, è un impianto all’avanguardia e fa parte del filone delle bioenergie”, un’area “su cui vogliamo investire molto nei prossimi anni”. Nell’intervista Renato Mazzoncini ha posto l’accento sul fatto che A2A è “un’azienda che si occupa sia di ‘elettrone green’ che di ‘molecola green’. Lato elettrone, stiamo investendo in rinnovabili e siamo, compreso il nostro idroelettrico, il secondo produttore di rinnovabili nel Paese”.
Renato Mazzoncini: il nuovo impianto è frutto di innovazione e tecnologia
Rimanendo in tema di ‘elettrone green’ e ‘molecola green’, Renato Mazzoncini ha approfondito alcuni punti in programma per A2A: “Vogliamo incidere in maniera importante anche sulla parte di molecola. La ‘molecola green’ è fondamentalmente biometano, carburanti sintetici e idrogeno: biometano che si estrae dai rifiuti umidi urbani, dai rifiuti della zootecnia e dell’agroalimentare”. Il nuovo impianto di Giussago-Lacchiarella rappresenta “un perfetto esempio di circolarità in questa direzione”, nonché un centro ad elevato tasso di innovazione e sicurezza. Proprio sul fattore tecnologico, Renato Mazzoncini ha sottolineato come sia “abbastanza scontato che nel 2022 in Lombardia si realizzino impianti di questo genere, con la migliore tecnologia a disposizione: siamo veramente tranquilli sul fatto che sarà un impianto che non genererà nessun tipo di disturbo alla popolazione”.