Reggio e Gambia più vicini grazie al cibo: il viaggio dello chef Cogliandro
L’obiettivo è aprire una porta verso il Sud e costruire un percorso di crescita gastronomica e di produzioni
Distanti ma poi non così diverse. Calabria e Gambia come Reggio e Banjul, terre di agricoltori e di pescatori. Da questa analogia parte il desiderio dello chef reggino, Filippo Cogliandro, nell’intraprendere un viaggio che, insieme ai suoi cuochi gambiani e a una giornalista, sta per intraprendere verso l’Africa. «È arrivato il momento che il Sud guardi a Sud – afferma lo chef al Reggino – dopo tanti anni di contatti col mondo del Gambia, i miei cuochi vengono da lì, dopo 10 anni di formazione, ora è arrivato il momento di vivere questa esperienza».
Progetto alleanza slow food
Tutti ricorderanno le storie dei giovani Abdou Dibbasey e Salihu Barrow, sbarcati sui nel 2013 sulle coste italiane alla ricerca di speranza e di futuro, affidati dal Tribunale dei Minori di Reggio Calabria allo stesso chef, oggi sono i cuochi del suo ristorante L’A Gourmet L’Accademia a Reggio Calabria, ristorante vicino alle politiche sul cibo di Slow Food. Abdou Dibbasey e Filippo Cogliandro (insieme in foto) sono entrambi Cuochi del progetto Alleanza Slow Food dei cuochi Calabria. Inoltre Abdou è il più giovane Cuoco extracomunitario dell’Alleanza Slow Food in Italia. Una idea che già c’era da qualche anno e che con la pandemia ha subito uno stop. Ma ora finalmente si parte: «Un viaggio che ci porterà per 13 giorni in giro dal mare – spiega ancora Cogliandro – all’interno del Paese, dai parchi naturali alla cucina gastronomica di un territorio unico. Questa è un’avventura, ma soprattutto una scelta che ho voluto con tutto il cuore realizzare». Ma quale l’obiettivo di questo racconto a Sud?
C’è stato un importante invito da NDEYE CORR-SARR referente Convivium Slow Food Gambia. Il Convivium ha iniziato la sua attività da qualche anno e abbiamo stabilito che inizierà un primo contatto partecipato per creare opportunità di scambio tra i prodotti del nostro territorio e quelli del Gambia. Un altro tassello importante per far conoscere reciprocamente le nostre comunità
La crescita gastronomica
«Credo che siamo tuttora porta di accesso al Mediterraneo e questo legame con il mondo d’Africa permetterebbe di creare un riferimento sul nostro territorio, un consolato onorario, che possa mettere insieme le due regioni e le nostre città».
Un lungo viaggio alla scoperta del Gambia che culminerà con una cena di Gala organizzata per l’attuale Presidente, Adama Barrow che governa il paese dal 2017 ed è già al suo secondo mandato. E, infine chiude lo chef: «Incontreremo una serie di produttori del presidio dello Slow food locale per un percorso di crescita gastronomica e soprattutto di produzioni».