Ricavi a +16% rispetto al primo semestre 2021, Ebitda a 909 milioni di euro (+142%): sono i numeri del primo semestre 2022 del Gruppo FS, che documentano la ripresa derivante dall’aumento dei volumi dei passeggeri. L’AD Luigi Ferraris ha commentato l’andamento durante InnoTrans.
Luigi Ferraris: Gruppo FS, approvata la semestrale 2022
Il 28 settembre 2022, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo FS ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022. I risultati sono in netto miglioramento per quanto riguarda tutti i margini rispetto al primo semestre 2021, con ricavi operativi a 6,1 miliardi di euro (+16%) e un EBITDA a 909 milioni di euro (+142%). È il frutto della forte ripresa dei volumi di passeggeri trasportati, che è riuscita a trainare in avanti il Gruppo guidato da Luigi Ferraris. Resta un clima di incertezza causato dal conflitto in Ucraina e dalle difficoltà derivanti dal costo/disponibilità di energia e delle materie prime. Questa delicata situazione geopolitica ha causato anche uno slittamento nel programma degli investimenti infrastrutturali che, come si legge sul sito ufficiale, “riflettono una diminuzione rispetto alle previsioni e ai consuntivi 2021, in buona parte recuperata a fine anno”. Il Gruppo, sotto la guida di Luigi Ferraris, ha raggiunto un risultato netto di periodo pari a +47 milioni di euro.
Luigi Ferraris a InnoTrans commenta i risultati del primo semestre
“C’è stato un aumento importante dell’utilizzo del treno sia per l’alta velocità che per il trasporto regionale. Il turismo è ripartito e si sente in questo periodo. Questo ci consente di mantenere i prezzi fermi. È ovvio che è un problema che dovremo affrontare, c’è un problema di costo dell’energia per il trasporto di merci e passeggeri”: così l’AD Luigi Ferraris ha commentato i risultati del Gruppo FS durante InnoTrans, la più importante fiera dedicata all’industria ferroviaria internazionale che si svolge a Berlino. “Dal punto di vista dei numeri, siamo soddisfatti”, ha commentato l’AD. “L’alta velocità è tornata ai livelli del 2019. Quello che è cambiato è il mix traffico, che vede più turismo e meno business”. Luigi Ferraris ha spiegato infatti che la parte business non è tornata ai livelli del 2019, ma non c’è da stupirsi. “Il ricorso allo smart working è entrato strutturalmente nelle aziende. Ora ci aspettiamo un finale d’anno con meno turismo e dobbiamo capire bene come evolverà la domanda business. Possiamo comunque confermare i target per il 2022”.