Per chi è a caccia di un’esperienza gastronomica unica e nuova, ecco un nome ed un indirizzo da segnare in agenda: BŌL HOUSE, Via San Francesco da Paola 4B, Torino.
BŌL HOUSE è il primo locale in Italia – e probabilmente nel mondo – a proporre un modo di mangiare fuori dal comune: tutto il menù viene servito nel pane che da contorno si trasforma in appetitoso contenitore… edibile. Il pane, speciale, creato appositamente per BŌL HOUSE, croccante fuori e morbido dentro, contiene ogni proposta del menù, sia salata sia dolce.
BŌL HOUSE nasce dall’intuizione di tre amici giramondo che tre anni fa, poco prima del lockdown, decidono di aprire un locale ispirandosi a quanto hanno visto – e mangiato – nei loro viaggi. In molte cucine tradizionali, in Italia e all’estero, qualche ricetta è servita nel pane: dal gulasch ungherese alla zurek polacca, dalla soupe d’oignon francese al Clam Chowder californiano. L’idea è quella di creare un locale dove tutto il menù, sia dolce sia salato, venga servito nel pane. L’invito è chiaro: you can eat all!
BOL – dal francese ciotola - ha la O sormontata dal macron e si legge BOOL, ricordando nella pronuncia le più famose ciotole inglesi, le bowl. Ci sono due formati di BŌL: grande per la portata principale, un piatto unico che sostituisce primo e secondo e mini. Le mini-bōl sono una coccola, una piccola delizia pensata per gli amanti degli antipasti, dei piatti sfiziosi e della condivisione. Un piatto tanto buono quanto divertente. Le mini-bōl sono sempre servite 5 alla volta in 5 gusti diversi e possono essere dolci o salate per un inizio o un fine pasto diverso dal solito.
BŌL HOUSE è una storia di famiglia: Davide ed Enrica sono fratelli, Davide Vito è il fidanzato di Enrica. Sono loro a lavorare nel locale, in cucina e in sala, ad occuparsi della spesa e del servizio.
Il pane è al centro del progetto. Ci sono voluti 4 mesi di prove ed il prezioso aiuto di un panettiere delle Valli di Lanzo per mettere a punto la formula del pane perfetto: giusta consistenza e giusta dimensione. Solo ingredienti semplici e naturali: farina, acqua, lievito, olio e sale, niente latte e derivati, niente strutto o grassi vegetali.
Il locale è piccolo, la cucina è molto piccola. Ma questo si rivela un vantaggio. Tutto è freschissimo, comprato giorno per giorno, a volte due volte al giorno, perché manca lo spazio per fare scorte.
Il menù cambia in base alla stagionalità, ricette più fresche in estate, con l’aggiunta di zuppe in inverno. Le proposte sono sempre una trentina fra carne, pesce e verdure… A preparare tutto è Davide, che ha alle spalle una lunga esperienza nelle cucine dei pub londinesi e proprio là ha imparato cosa sia la vera contaminazione.
Le BŌL più amate sono Amor(tadella) - Mortadella, patate saltate, pesto di pistacchi, burratina e glassa di aceto balsamico – e Pulled Pork - Spalla di maiale sfilacciata in salsa BBQ, coleslaw salad, pico de gallo e salsa al pepe nero. Non mancano le ricette che strizzano l’occhio alla tradizione: Vitello Tonnato, in omaggio al piatto tipico piemontese, La Pugliese - Stracciatella, cime di rapa, salsiccia (leggermente piccante) – Bolognese – ragù, besciamella, mozzarella – Melenzana2 - sugo alla norma con melanzane grill, ricotta salata e pesto di melanzana.
BŌL HOUSE è un locale antispreco. Tutto il cibo è fresco e anche la mollica del pane svuotata viene trasformata in polpette di pane, servite con il pesto o il ragù, entrambi fatti in casa.
BŌL HOUSE è un locale plastic free. Piatti di ceramica, bicchieri di vetro, posate di metallo; persino l’acqua è quella “del sindaco”, microfiltrata, il caffè è quello in cialda (di carta!).