Sì dice che il verde sia il futuro e possa salvare il mondo. Se si parte da questo presupposto, allora sarà importante parlare dell’evento che si è tenuto a Milano, presso l’area esterna del multicentro per la casa Gruppobea, con la presenza molto gradita di Valeria Sonvico, responsabile area ambiente e territorio di coldiretti Lombardia che ha sovrinteso i lavori.
Gli studenti del 4 anno della sezione green di Galdus, sono tornati in azienda dopo 15 mesi per rendersi conto di quanto un qualsiasi lavoro, se curato con amore, possa generare frutti. Ancora meglio, fiori.
Un amore offerto con forza dai 20 ragazzi e ragazze che, nel mese di ottobre 2020, in piena pandemia, con i loro camici verdi, accompagnati da docenti lungimiranti, hanno messo a dimora 30 minuscole piante di gelsomino, acquistate dalla azienda, con l’intento di curarle nel tempo.
In questo quadro ci si è resi conto che la realtà ha superato le aspettative, perché quei 30 fuscelli compongono adesso una immensa parete verde verticale che, tra maggio e giugno, produce fiori bianchi bellissimi ed un profumo intenso.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra l’unità di formazione e training di Gruppobea, e la direzione didattica di Galdus, ha mirato a dar valore all’esperienza, all’inclusione, alla creatività, favorendo laboratori all’esterno, soprattutto nel momento in cui gli studenti hanno vissuto il grande disagio delle mancate attività all’interno.
Jonas Bendaou, il counselor che si è occupato di coordinare le varie fasi assieme ai docenti del corso, ci spiega che Il lavoro è stato un vero e proprio esperimento sociale che ha puntato alla creazione di consapevolezze, in una età in cui vi è spesso difficoltà a definire i perimetri degli obiettivi futuri, soprattutto se schiacciati da un periodo in grado di inibire speranze e sogni. Un lavoro costante, che ha consentito ai docenti di avere un metro di misura per una valutazione legata ai talenti: la curiosità, la determinazione, la volontà, la creatività, la manualità. Attitudini fondamentali da sviluppare per il nuovo mondo del lavoro.
La verità, ci spiega Jonas, è che si è costruito uno di quei progetti che ha guardato allo sviluppo di un pensiero positivo. “Se ci pensiamo, siamo investiti ogni giorno da numeri legati al covid, dal terrore di ammalarsi, dalle notizie sulla guerra. Il timore permea il nostro pensiero, Ed è come se uscissimo da una grotta in cui viviamo con paura.”
Diego Montrone, presidente di Galdus e Claudio Gatti, direttore generale di Gruppobea, ne sono convinti. “se decideremo di piantare una pianta per farla vivere — perché è solo una questione di scelte — saremo costretti a dedicarci a lei, utilizzando il tempo, l’attenzione, la costanza, l’amore.”
Entrambi ci hanno spiegato che l’iniziativa, legata ad un percorso didattico, è nata con l’intento di non bloccare gli stage e, vista la comune sensibilità, si è voluto sviluppare un progetto in cui si condividessero spazi e scuola.
“ Si fa fatica”, dice Claudio. “Si fa fatica sempre nella vita. Soprattutto nella visualizzazione a lungo termine degli obiettivi. Ma questo lavoro ha offerto ai ragazzi di comprendere il senso dell’amore, della resilienza e della pazienza.”
C’è un momento, oggi, in cui Michela, una delle studentesse protagoniste di questo percorso, si affaccia sui suoi gelsomini, li annusa, li accarezza, poi si gira. Vicino a lei c’è Lara di Coldiretti che le chiede cosa prova.
Michela ci pensa. Poi con un grande sorriso dice sottovoce: “Erano così piccoli. Una amica mi aveva detto non sarebbero cresciuti. Adesso che li guardo mi sento di aver avuto un super potere.”
E noi siamo d’accordo con lei.
Perché i supereroi esistono e sono qui, con i loro camici verdi e le mani super green di Galdus.
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