Arrivano segnali poco incoraggianti dall'economia giapponese. In base agli ultimi dati statistici, il PIL è calato dello 0,1% nel primo trimestre del 2022, dopo una crescita dell'1,0% nel quarto trimestre 2021.
La nota positiva è che il calo è minore rispetto ai dati flash, che prevedevano una discesa dello 0,3%.
Lo stato di salute dell'economia giapponese
Su base annua l'economia giapponese si è contratta dello 0,5% nel primo trimestre del 2022, che è sempre meglio delle attese di 1,0%, ma comunque evidenzia un forte rallentamento rispetto alla crescita del 4,0% del quarto trimestre (espansione più forte dal quarto trimestre del 2020).
Mentre i consumi sono rimasti resilienti nonostante una recrudescenza delle infezioni da COVID-19, gli investimenti delle imprese sono diminuiti a seguito delle interruzioni della catena di approvvigionamento dovute alla guerra in Ucraina. Anche le esportazioni nette hanno contribuito negativamente al PIL.
La caduta dello Yen
La situazione sempre più complicata sta caratterizzando la valuta nazionale. Lo Yen è sui minimi di oltre 20 anni rispetto al dollaro. Il cambio USD-JPY è salito fino ad avvicinarsi a quota 134, come ben sa chi adotta una strategia forex giornaliera.
A penalizzare la valuta nipponica è la forte divergenza tra la politica monetaria della BoJ e quella della FED.
La BOJ ha lasciato invariato il suo tasso di interesse chiave a breve termine a -0,1%, guidando i rendimenti dei JGB a 10 anni a circa lo 0% ad aprile. Il governatore Haruhiko Kuroda ha dichiarato lunedì che la Banca del Giappone non vacillerà nel suo allentamento monetario aggressivo per sostenere l'economia e garantire una crescita salariale più robusta, rafforzando l'idea che la BOJ rimarrà un valore anomalo tra le principali banche centrali che stanno passando a una politica monetaria più restrittiva per frenare l'impennata dell'inflazione.
Dal canto suo, la FED invece si prepara a rialzi aggressivi dei tassi, in vista di una lettura chiave dell'inflazione prevista per la fine della settimana.
Sul mercato azionario
Nel frattempo, il mercato azionario giapponese ha digerito bene i dati sull'economia. L'indice Nikkei 225 è salito dell'1,04% a 28.234, mentre il più ampio indice Topix ha guadagnato l'1,18% a 1.970, toccando nuovi massimi di due mesi e prendendo spunto da una sessione notturna positiva a Wall Street. Su questi indici alcuni broker consentono anche di negoziare i CFD (definizione come funzionano).
Le aziende energetiche, industriali e manifatturiere hanno guidato l'avanzata, con forti guadagni da Inpex Corp (4,7%), Shin-Etsu Chemical (1,2%), JGC Holdings (12,1%), Mitsubishi Heavy Industries (3,6%) e Kawasaki Heavy Industries (7,2 %).