Non tutti sono a conoscenza del fatto che la disciplina relativa ai test antidroga è pienamente autorizzata e approvata dalla Medicina del Lavoro.
Il Ministero della Salute ha infatti deliberato un piano di intervento pronto a tutelare la sicurezza dei lavoratori sia sul piano individuale che collettivo.
Approfondiamo qualche dettaglio e scopriamo cosa dice la legge in merito al settore dei test antidroga medicina del lavoro.
Cosa dice la legge in merito all'effettuazione dei test antidroga?
Il Ministero ha promulgato questa legge relativa al posto di lavoro nel luglio del 2017. Tutto è stato deciso durante una Conferenza Unificata tra Stato e Regioni, al fine di prevenire incidenti ed infortuni sul luogo di lavoro, eliminando tutte quelle condizioni che potrebbero compromettere la vigilanza e l’attenzione dei lavoratori.
È possibile, infatti, procedere all’accertamento verso fonti esterne in grado di indurre dipendenza come ad esempio alcol e droghe.
Questa proposta è diventata poi legge nel 2018 e ha fissato come obbligatorio lo svolgimento di test periodici utili a stabilire l’idoneità di un lavoratore sul proprio posto di lavoro.
Chi deve sottoporsi ai test tossicologici?
È buona norma effettuare testtossicologici in ogni settore lavorativo, anche se per alcune categorie di lavoratori non si tratta di una scelta ma di un obbligo.
Tra queste rientrano tutte le persone che lavorano nelle fabbriche nucleari, nel settore medico ed assistenziale e membri delle forze armate.
Sono inoltre compresi coloro che devono maneggiare fuochi artificiali e materiale esplosivo o chi conduce mezzi di trasporto pubblici o privati.
Sono altresì comprese tutte quelle categorie che includono l’ambito dell’edilizia e i lavori che si svolgono nelle grotte o nelle miniere.
Quali sono i compiti del datore di lavoro?
Ovviamente il ruolo del datoredilavoro in questo caso è fondamentale. Questa figura ha una valenza principale nel settore lavorativo, poiché sarà proprio lei a fornire gli strumenti necessari per lavorare in maniera sicura.
Il datore di lavoro deve inoltre fornire delle risorse atte a prevenire tali comportamenti, in modo da limitare al minimo ogni sorta di incidente sul lavoratore.
Deve infatti vietare il consumo e la somministrazione di alcol e droghe sul posto di lavoro e durante l’orario lavorativo, organizzando dei controlli periodici per monitorare tutto il personale.
Il monitoraggio deve avvenire con cadenza costante rispettando i tempi previsti dalla legge. È inoltre non far accedere i dipendenti che si presentano a lavoro in condizioni psicofisiche non adeguate.
Quando è possibile è bene ribadire l’importanza legata al rispetto delle regole. È proprio per questa ragione che i test rapidi antidroga sono la risposta più indicata per ottenere valide risposte nel giro di pochi minuti.
Sarà quindi il principale dell’azienda ad organizzare tutti gli appuntamenti per le visite periodiche e a contattare la medicina del lavoro qualora notasse dei comportamenti sospetti da parte di alcuni lavoratori.
Quando lo scopo della visita è quello di accertare l’idoneità del lavoratore, quest’ultimo non può sottrarsi dal sottoporsi a questo tipo di controlli, in quanto potrebbe perdere il suo posto di lavoro.