Si è svolta ieri sera martedì 1 febbraio a Roma la presentazione dell’Associazione Italiana Ristoratori di Strada. Nel corso del Gran Galà, ospitato dalla Stazione Birra, il presidente Alfredo Orofino ha illustrato gli obiettivi che la nuova realtà si propone di raggiungere: “L’evento di oggi sancisce per noi professionisti dello Street Food l’inizio di un nuovo percorso. Grazie al lavoro svolto in questi anni abbiamo fidelizzato un pubblico sempre più vasto: la scelta di puntare sulla qualità e sull’eccellenza si è rivelata vincente. È giunto ora il momento di affrontare una nuova sfida, che richiede a tutti gli operatori un nuovo livello di organizzazione e di programmazione. Solo lavorando insieme potremo sviluppare al meglio le nostre potenzialità e farci ascoltare dalle istituzioni. Quella del ristoratore di strada è una professione a tutti gli effetti, ma a livello legislativo si trova ancora relegata in un limbo dal quale occorre uscire al più presto”.
In un videomessaggio, il viceministro dello Sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato l'importanza che occupa nel nostro Paese la filiera produttiva dello Street Food, sia per le caratteristiche morfologiche del territorio italiano, composto da tante meravigliose città e tanti piccoli borghi nei quali le iniziative come queste trovano spazio, sia come strumento che contribuisce a valorizzare il settore produttivo agroalimentare, una delle bandiere del made in Italy. “Grazie alle manifestazioni di Street Food, tante famiglie e soprattutto tante donne trovano occupazione, in una nazione che, ahimè, vanta il tasso più basso di occupazione femminile rispetto al resto d'Europa”, ha proseguito il viceministro. “Negli ultimi due anni, a causa della crisi, il settore dello Street Food ha purtroppo subito conseguenze onerose che hanno colpito moltissime delle vostre microimprese. Per tutti questi motivi è estremamente utile un’associazione come quella che avete fondato, alla quale auguro di crescere e di rappresentare davvero un sistema che può contribuire a far grande l'Italia”, ha concluso Pichetto Fratin.
Gli esercenti dello Street Food hanno deciso di unire le loro forze in un momento che può rivelarsi decisivo per il comparto. L’arresto forzato delle attività a causa dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha infatti azzerato i guadagni dei ristoratori di strada, mentre il Governo non è stato in grado di offrire tutele adeguate. “Forte è la voglia di ripartire e di contare sul giusto riconoscimento dal punto di vista fiscale e legislativo. Intendiamo inoltre contribuire a semplificare le procedure burocratiche e gli adempimenti, grazie a un dialogo costante con le istituzioni”, conclude Orofino.
L’Associazione Italiana Ristoratori di Strada ha già ricevuto l’adesione di 253 esercenti e conta su un direttivo di sette unità per poter formulare proposte mirate ai singoli territori. La sua offerta si rivolge a tutti gli operatori del comparto, composto da circa 25mila operatori.