La Federal Reserve ha deciso di varare il tapering, ossia di ridurre il suo stimolo all'economia. Nell'attesa di questa decisione, che è stata presa quando i mercati europei erano già chiusi, le borse del Vecchio continente si erano mosse in ordine sparso.
Proprio l'attesa del meeting della banca centrale americana, aveva indotto i mercati a muoversi con cautela. In giornata aveva però parlato Christine Lagarde, presidente della Bce. La numero uno della Eurotower ha raffreddato ancora gli animi, ribadendo che l'ipotesi di un rialzo dei tassi il prossimo anno "è molto improbabile".
Cosa è successo sui mercati europei
Tra la principali piazze europee, quella milanese è stata la migliore. L'indice Ftse Mib segna in chiusura +0,69% a 27.377 punti, sui nuovi massimi a 13 anni mentre.
A Madrid spetta la palma della peggiore tra i vari mercati europei azionari (-0,92%). Parigi segna +0,34%, mentre il DAX di Francoforte è rimasto pressoché stabile, pur rimanendo a breve distanza dal record storico.
Alla Borsa di Milano il controvalore degli scambi è stato pari a 2,47 miliardi di euro, invariato rispetto a ieri. I volumi scambiati sono passati da 0,6 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,62 miliardi.
Come si sono mossi i singoli titoli
Sul listino milanese il titolo migliore è Ferrari, che aggiorna i massimi storici con un balzo del 3,99% dopo la trimestrale. Inizialmente era stata accolta con scetticismo dagli analisti dei mercati europei e dagli investitori. Il Cavallino Rampante ha leggermente rivisto al rialzo la guidance mentre il nuovo ceo Vigna ha anticipato che il nuovo business plan si terrà il prossimo 16 giugno.
Bene Leonardo (+2,57%) che si rafforza nell’elisoccorso Usa. In moderato rialzo Stellantis (+0,46%) nonostante ad ottobre fatto peggio del mercato in Italia.
Banche su, tranne Intesa Sanpaolo
In generale su tutti i mercati europei si sono mosse bene le banche, con lo spread sceso ulteriormente a 120 punti. Su alcune di esse si può fare trading con i broker opzioni binarie no UE. Scende però Intesa Sanpaolo (-0,4% a 2,502 euro) nonostante dai conti trimestrali emerge che l'utile netto ha superato le aspettative. La maggiore banca italiana infatti evidenzia un utile a 983 mln di euro nel terzo trimestre (consensus era 810,5 mln).
Petrolio e titoli oil
Deboli i titoli del comparto energetico, penalizzato dal rallentamento del petrolio per via del rialzo superiore alle stime delle scorte americane e dall'attesa delle decisioni dell'Opec+. Il Wti dicembre cede il 3,2% a 81,2 dollari al barile e il Brent gennaio scende del 2,7% a 82,36 dollari. Sull'azionario il titolo Eni segna -1,28%, Saipem -0,81% e Tenaris -1,28%.
Le peggiori performance hanno invece colpito il titolo DiaSorin, che ha chiuso a -1,47%.
Sul listino FTSE MidCap brilla intanto Tinexta (+6,90%), ma ottime performance riguardano anche Sesa (+5,15%), Reply (+4,19%) e Saras (+3,62%).