L'Europa rischia di ritardare gli obiettivi sempre più ambiziosi sulla decarbonizzazione. Francesco Starace: "Al passo attuale target sulle rinnovabili raggiunto soltanto nel 2043".
Rapporto Enel-Ambrosetti su transizione: le dichiarazioni di Francesco Starace
Lo scorso luglio la Commissione Europea ha adottato il cosiddetto "Fit for 55": si tratta di un nuovo pacchetto di proposte legislative per anticipare al 2030 gli obiettivi del Green Deal europeo, con un focus sulla riduzione del 55% delle emissioni. Un piano ambizioso ma che necessita di un deciso cambio di marcia. Lo ha dichiarato l'AD e DG di Enel Francesco Starace presentando al Forum Ambrosetti i risultati del rapporto "La governance europea della transizione energetica". Realizzato da Fondazione Enel in collaborazione con The European House Ambrosetti, lo studio dimostra come, al ritmo attuale, l'Europa rischi di accumulare un gap significativo a livello di investimenti. Ridurre i gas serra del 55% entro il 2030 è possibile, ma servirebbero circa 11mila miliardi. I numeri del rapporto parlano di un divario di 3.564 miliardi solo nel prossimo decennio. In Italia il gap dovrebbe invece raggiungere i 186 miliardi. Per Francesco Starace bisogna dunque accelerare sugli investimenti e allo stesso tempo definire una governance adeguata: "Al passo attuale l'Europa centrerebbe il nuovo obiettivo al 2030 sulle rinnovabili soltanto nel 2043. Sarebbe troppo tardi e sarebbe un peccato perdere anche l'occasione di una creazione di valore economico così grande".
Francesco Starace: le proposte di Enel e Ambrosetti per accelerare sulla transizione
"Colmare il gap di investimento − ha continuato Francesco Starace − con i circa 3.600 miliardi di euro necessari per raggiungere l'obiettivo del 2030 avrebbe un impatto cumulativo sul PIL di oltre 8.000 miliardi di euro, di cui oltre 400 solo nel nostro Paese". Il rapporto realizzato da Enel e Ambrosetti non si limita tuttavia ad evidenziare le difficoltà dello scenario attuale. Sette sono infatti le proposte formulate per consentire il cambio di rotta necessario a raggiungere gli obiettivi della transizione energetica. Il documento chiede in primis di potenziare la cooperazione nella governance a livello europeo, incoraggiandone l'approccio regionale e la capacità di far rispettare gli accordi di Parigi. A livello nazionale, il contributo presentato a Cernobbio da Francesco Starace si concentra in particolare sulla semplificazione dei processi decisionali e autorizzativi, da sempre fonte di rallentamento per i nuovi impianti a fonte rinnovabile.
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