Terna, nel primo semestre 2021 gli investimenti sulla rete in crescita del 40,6%: il commento dell'AD e DG Stefano Donnarumma.
Stefano Donnarumma: la crescita di Terna nel primo semestre 2021
Terna, guidata dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale Stefano Donnarumma, ha chiuso il primo semestre dell'anno con ricavi a 1.258 milioni, in crescita del 6,4%: aumentano anche l'Ebitda a 910,5 milioni (+3,9%) e l'utile netto (384,6 milioni, +1,9%). Ma in particolare a emergere tra i dati della semestrale è quello relativo agli investimenti, pari a 601,9 milioni: la crescita tra gennaio e giugno 2021 è del 40,6%. Nei primi sei mesi dell'anno il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha messo in esercizio nuovi elettrodotti: tra questi sono entrati in funzione il Melilli-Priolo (Siracusa), Modena Nord-Modena Est, CP Figline - PS Pirelli (Firenze) e Rivoli - Paracca (Asti). Sono inoltre proseguite le attività per la realizzazione dei nuovi elettrodotti previsti dal Piano Industriale 2021-2025, nonché la realizzazione delle linee nell'alto bellunese e delle reti di Torino e Napoli.
Terna, risultati del primo semestre 2021: il focus dell'AD e DG Stefano Donnarumma
"Terna è il regista della transizione energetica ed è quindi nel nostro Dna impegnarci quotidianamente a servizio dell'Italia e della collettività" ha commentato Stefano Donnarumma, AD e DG di Terna da maggio 2020. "In quest'ottica, anche nel secondo trimestre del 2021 è proseguita la forte accelerazione dei nostri investimenti che, oltre a essere nativamente sostenibili, sono fondamentali per abilitare la decarbonizzazione e per consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle fonti rinnovabili": nella seconda parte dell'anno, come evidenziato dall'AD Stefano Donnarumma, in previsione di uno scenario pandemico auspicabilmente in miglioramento Terna si concentrerà ulteriormente sulla realizzazione dei progetti definiti nel Piano Industriale 2021-2025. Tra questi l'interconnessione con la Francia e il rafforzamento del collegamento tra la penisola italiana, Corsica e Sardegna.