Decarbonizzazione dell'economia, servono accordi sul prezzo del carbonio, governance e strumenti finanziari legati agli obiettivi: la riflessione di Francesco Starace, AD e DG di Enel, ospite dell'evento online "Live In Firenze".
Francesco Starace: transizione sostenibile, l'importanza di scelte condivise e regole per la governance
Fare fronte comune e acquisire consapevolezza del ruolo cruciale delle aziende per la rivoluzione sostenibile. È l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace a evidenziarlo con chiarezza nel suo intervento al "Live In Firenze", evento online di Sky TG24. Occasione in cui ha posto in luce la necessità di accordi condivisi, regole sulla governance e strumenti finanziari connessi alla decarbonizzazione. "Manca un accordo globale sul prezzo del carbonio, per stabilire per aziende e governi quale sia il costo di immettere CO2 in atmosfera", questo il monito dell'AD e DG, che ha aggiunto: "Se non si trova un accordo, si cominciano a vedere divergenze tra aree economiche, dazi e si rompe il fronte della lotta al cambiamento climatico". Un punto, quello legato al clima, per cui Francesco Starace ha sottolineato come le aziende abbiano "una responsabilità importante": "Capire che quello che dicono viene preso con un peso di verità quasi assoluto. Devono dire che cosa possono fare oggi e 20-30 anni in avanti". La medesima responsabilità, prosegue, anche nel chiarire cosa la tecnologia può offrire oggi e cosa invece nel futuro. Ma non solo: "Poi c'è un ruolo fattivo, decidere da che parte stare e non tornare indietro. Decarbonizziamo prima noi, per dare l'esempio".
Francesco Starace: l'esempio di Enel sul fronte della finanza sostenibile
Ulteriore questione dibattuta nel "Live In Firenze", la necessità di metriche e trasparenza nella governance per la transizione. "Sulla governance si mette meno attenzione", ha dichiarato l'AD e DG Francesco Starace, "ma è il fattore più importante. Servono regole, servono metriche e trasparenza". Il messaggio è dunque affinché l'operato delle aziende possa diventare qualcosa di dimostrabile e soprattutto misurabile: "Senza impegni misurabili, è difficile che qualcuno accetti la tua leadership. Non è semplice per molte aziende. Per noi è stato un passaggio doloroso, ma una volta fatto si è capito che è stata la scelta giusta". Fortemente impegnata in tale ambito, Enel prosegue oggi con forza lungo il percorso della sostenibilità, intrapreso da quando erano ancora in pochi a crederci. Un cammino che ha coinvolto pienamente anche il settore degli strumenti finanziari. "Se io decarbonizzo l'attività, il mio profilo di rischio deve diminuire", ha spiegato l'AD nell'intervento, ricordando come il Gruppo anni fa, sondando il mercato negli Stati Uniti, abbia proposto le seguenti considerazioni: "Siete d'accordo sul fatto che se entro il 2021 raggiungiamo una certa capacità rinnovabile, il nostro profilo di rischio si abbassa? La risposta è stata sì. E non è logico dunque pagare un tasso di interesse inferiore? La risposta è stata sì. E se non ci riuscissimo entro il 2021, il tasso salirà". In tal modo, ha dichiarato Francesco Starace in conclusione, "è nato il primo green bond legato agli obiettivi al mondo. Poi è stato replicato anche in Europa. Così abbiamo legato diversi strumenti finanziari al raggiungimento degli obiettivi".
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