FS Italiane al webinar "Il Piano - L'economia della prossima generazione", l'AD e DG Gianfranco Battisti: nel 2020 "realizzate gare per 21 miliardi, indipendentemente dall'introduzione del Recovery Plan, e gare che arrivano a 4 miliardi per la tecnologia".
Investire nelle infrastrutture per la crescita del Paese: la riflessione di Gianfranco Battisti
L'impegno per lo sviluppo nazionale, da parte di FS Italiane, fa sì che il Gruppo rappresenti il più grande investitore del Paese: ammonta infatti a 21 miliardi di euro il volume totale di gare realizzate lo scorso anno, con 4 miliardi dedicati in particolare al settore tecnologico. Lo ha evidenziato l'AD e DG Gianfranco Battisti partecipando all'incontro "Il Piano - L'economia della prossima generazione" del Gruppo Caltagirone Editore. L'evento è inserito nell'iniziativa "Obbligati a Crescere" e ha visto la partecipazione dei Ministri Giancarlo Giorgetti, Vittorio Colao, Enrico Giovannini e Mara Carfagna, insieme a rappresentanti di grandi aziende e istituti. "Il Paese ora ha bisogno di investire in infrastrutture velocizzando le gare", ha dichiarato Gianfranco Battisti, "più nello specifico i tanti cantieri che saranno aperti nel Meridione da qui fino alla fine del 2021". Gli interventi "porteranno a una ricaduta importante di circa 130.000 nuovi posti di lavoro", un'occasione straordinaria "per essere una leva di crescita per il PIL", ha aggiunto l'AD e DG. Lo sforzo comune è affinché il Paese raggiunga i livelli di competitività europei, migliorando al contempo la connessione con il resto del continente.
Gianfranco Battisti: il futuro del Paese tra collegamenti europei, Mezzogiorno e accessibilità diffusa
Tra gli esempi citati da Gianfranco Battisti, anche l'opera del Terzo Valico: proseguita durante la pandemia, "permetterà al Paese di entrare in Europa con l'obiettivo di ottimizzare i collegamenti verso il nord", con grandi città come Milano, Torino e Genova "collegate in meno di un'ora, andando a formare una sorta di triplo polo urbano" che possa competere con le grandi capitali europee. La sfida guarda dritto verso il futuro: "Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha messo sul piatto 25 miliardi di euro per infrastrutture ferroviarie", ha segnalato l'AD e DG, risorse che permetteranno di completare i corridoi europei "che hanno come traguardo ultimo la trasformazione dell'assetto logistico italiano". Focus inoltre sul Mezzogiorno e su un sistema di accessibilità diffusa che redistribuisca i flussi turistici, con un modello di Alta Velocità "non più focalizzato sull'asse Torino-Napoli-Salerno ma redistribuito su altre aree che abbiano un buon potenziale di domanda", ha specificato Gianfranco Battisti. La deurbanizzazione verso centri più piccoli e con qualità di vita migliore, unita all'esplosione del telelavoro, ha infatti ridisegnato le abitudini: la risposta di FS Italiane è dunque quella di rivedere l'offerta AV estendendola, ad esempio, anche a località come Frosinone, Cassino, Siena, Orte, Battipaglia e Lecce.