Tutti noi, in genere, per quanto nella nostra dieta tendiamo a variare nella scelta diversificata delle verdure, ovvero assumendone diverse tipologie, per quanto riguarda la frutta, invece, abbiamo la malsana tendenza a cibarci sempre degli stessi frutti (stagionali e non), banane, mele, pere e via dicendo.
Bisognerebbe, dunque,avere molta più fantasia anche nella scelta diversificata della frutta.
A tal riguardo particolare importanza dovrebbe rivestire l’assunzione difrutta selvatica, in quanto, in generale,più il frutto è selvatico e maggiore è il suo contenuto in antiossidanti(la pianta selvatica, vivendo in condizioni ‘ostili’, produrrà, naturalmente, maggiori antiossidanti per proteggere, dall’ambiente non favorevole, il proprio frutto).
Di particolare interesse, anche se con un costo molto più alto, sono i frutti di bosco(sia freschi, sia surgelati, sia essiccati, sia in forma di succhi concentrati -almeno al 40% e da polpa non da nettare-, sia in confetture -almeno al 60,70% di frutta-)di qualsivoglia tipo, purché selvatici e non di coltivazione.
I frutti di bosco (mirtillo nero e rosso, ribes nero e rosso, mora, fragoline di bosco, lamponi,…), sono molto ricchi di sostanze antiossidanti, dai flavonoidi, alle antocianine, ai tannini.
‘Regalarsi’, almeno di tanto in tanto, questi frutti, specie se si conduce uno stile di vita non sano, significa ‘regalarsi’ un po’ di salute in più.
Fonte notizia
medicinaescienza.wordpress.com 2020 11 06 limportanza-dellassunzione-di-frutta-selvatica-nella-propria-dieta