L’AD Claudio Descalzi: nell’anno della pandemia Eni ha dato prova “di grande forza e flessibilità rispondendo con prontezza allo straordinario contesto di crisi e progredendo nel processo irreversibile di transizione energetica”.
Eni: l’AD Claudio Descalzi illustra i risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2020
“Nell’anno più difficile nella storia dell’industria energetica, Eni ha dato prova di grande forza e flessibilità”, ha evidenziato l’AD Claudio Descalzi nel commentare i risultati del quarto trimestre e più in generale del 2020: il Gruppo è riuscito a rispondere “con prontezza allo straordinario contesto di crisi” e a progredire “nel processo irreversibile di transizione energetica”. Nel periodo ottobre-dicembre Eni infatti è tornata all’utile nonostante il calo del prezzo del greggio e gli effetti della pandemia: l’utile netto adjusted è pari a 66 milioni di euro, a seguito di una perdita di 153 milioni registrata nel terzo trimestre. Qualche altro dato: nel 2020 l’ebit adjusted consolidato è di 1,9 miliardi di euro (0,5 miliardi di euro nel quarto trimestre) in contrazione di circa 6,7 miliardi dovuta per -6,8 miliardi alla flessione dei prezzi/margini degli idrocarburi e per -1 miliardo agli effetti del Covid-19, attenuati da una migliore performance per 1,1 miliardi. La produzione d'idrocarburi lo scorso anno si è attestata a 1,73 milioni di boe/giorno, in linea con la guidance ridefinita a seguito dello scoppio della pandemia. “In pochi mesi abbiamo rivisto il nostro programma di spesa e minimizzato l’impatto sulla cassa della caduta del prezzo del greggio, aumentato la nostra liquidità e difeso la nostra solidità patrimoniale”, ha spiegato in merito l’AD Claudio Descalzi: i risultati conseguiti permettono infatti a Eni di confermare la proposta di dividendo 2020 di 0,36 euro per azione, di cui 0,12 euro versati in sede di acconto a settembre 2020. Il dividendo a saldo di 0,24 per azione sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2021 con stacco cedola il 24 maggio 2021.
Claudio Descalzi: i traguardi raggiunti nel 2020 sul fronte della transizione energetica e della decarbonizzazione
“I risultati del quarto trimestre, con un prezzo del Brent a 44 $/barile sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente, superano le aspettative del mercato a livello di utile operativo ed utile netto e confermano la generazione di cassa operativa e l’efficacia della nostra azione di risposta alla crisi”, ha precisato l’AD Claudio Descalzi in merito alla performance di Eni nell’anno della pandemia. Impossibile non focalizzarsi anche sui traguardi raggiunti sul fronte della sostenibilità: “Mentre il settore upstream consolida fortemente la tendenza alla ripresa, nell’anno i business destinati alla generazione e vendita di prodotti decarbonizzati hanno conseguito risultati eccellenti, con l’Ebit di Eni gas e luce in aumento del 17% e le lavorazioni delle bio raffinerie del 130%, oltre a 1GW di capacità di generazione da solare ed eolico già installata o in fase di sviluppo”. Il Gruppo ha quindi posto le basi “per una forte accelerazione delle rinnovabili, con l’ingresso in due mercati strategici quali gli USA e l’eolico offshore del Mare del Nord, con la partecipazione al progetto Dogger Bank in UK che sarà il più grande al mondo nel suo genere”. Azioni che, come osservato da Claudio Descalzi, hanno portato la generazione di cassa adjusted 2020 a 6,7 miliardi di euro abilitandola ad autofinanziare i capex con un avanzo di 1,7 miliardi: “L’indebitamento netto (ante IFRS 16) rimane al livello di fine 2019 ed il leverage si attesta intorno al 30%”.
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