Insomma, leggendo queste pagine di Verdone e Parisi si ride, si sorride, ci si commuove, si riflette; si torna indietro nel tempo, si viaggia su treni lentissimi con compagni di viaggio sorprendenti.
La carezza della memoria, (Bompiani), di Carlo Verdone
"Cari
amici, dopo nove anni dalla pubblicazione de 'La Casa Sopra i Portici', il 16
febbraio esce il mio nuovo libro. Il titolo sarà La carezza della memoria,
edito da Bompiani. Il libro, scritto in 10 mesi, ha visto le prime pagine
durante il lockdown del marzo 2020, per esser completato nel dicembre dello
stesso anno" scrive Verdone.
"Tutto ha preso l'avvio da un grosso scatolone
sigillato dal mio compianto segretario Ivo Di Persio nel 2013, sul quale aveva
scritto 'foto, lettere e documenti da riordinare'. Nella solitudine di una
giornata di clausura per la pandemia ho deciso di aprire quel grosso cartone.
Ricordo la pesantezza e la difficoltà che avevo nel muovermi a causa delle mie
anche senza cartilagini, tant'è che prima di appoggiarlo mi sono bloccato per
il dolore e lo scatolone è caduto rompendosi. Davanti a me foto vecchie,
recenti, a colori, in bianco e nero, polaroid, lettere, piccoli oggetti,
disegni, agende" racconta Verdone della genesi del libro.
Verdone ha segnalato che osservando tutta quella roba
sparpagliata in terra, ogni oggetto, ogni foto, ogni elemento sembrava avere una
storia da raccontare, un momento della sua vita che aveva in parte rimosso. E
così proprio quel giorno decise che un nuovo libro sarebbe stato un buon motivo per allontanare i ppensieri funesti della pandemia in atto.
Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni, pag. 142), di Mimmo Parisi
Parisi non si è invece ispirato a oggetti del passato: gli è bastato guardarsi intorno per avere materiale - e che materiale! - in abbondanza da riversare in una narrazione piena di emozioni e dagli esiti incerti. Questo autore ha al suo attivo un pugno di pubblicazioni che girano nel circuito del passaparola. Come per Verdone, anche per lui mettere giù i propri pensieri è stata un'occasione di sublimazione. Erano i mesi del lockdown della prima ondata. Era il tempo dei balconi. Dei concerti solitari sui tetti delle case – in tanti ricorderanno il ragazzo che suona disperatamente, armato di chitarra elettrica e amplificatore – delle fila al supermercato, delle mascherine introvabili. I protagonisti sono Nico, un ragazzo del sud giunto a Bologna appena pochi giorni prima della dichiarazione del lockdown nazionale. Il giovane è affetto da una patologia agli occhi. Qui conosce – dai balconi – Stella, una ragazza che in quel frangente di vita, diverrà per lui straordinariamente importante.