Quel "sembrava" ci riporta indietro, sempre più indietro, alle radici della giovinezza - che non è uno stato di grazia, ma un'età crudele - fino all'istante in cui qualcosa di tragico è accaduto cambiando per sempre i destini dei personaggi.
In questo viaggio a ritroso scopriamo la storia di tre donne, una delle quali, quella che dice "io" in maniera spavalda, è la scrittrice protagonista, e tante altre ne incontriamo. Sono madri, figlie, sorelle, amiche.
Il secondo libro che presentiamo in questo fine gennaio, è Nemmeno il tempo di un abbraccio, di Mimmo Parisi. I protagonisti sono due sedicenni. Quando il 9 marzo del 2020 il presidente Conte annuncia il lockdown in Italia, essi sono lì, davanti alla tv. Come tutti.
E come tutti sperano che sia una situazione breve. E che non lasci dietro se disagi eccessivi. Non sarà così. Per loro inizia e termina, nell'arco della prima ondata del virus, un dramma personale. Nico e Stella appartengono a classi sociali diverse, è il Covid-19 che li costringe a conoscersi. Lui ha una patologia agli occhi e deve sopportare anche il dramma della perdita del lavoro del padre. Lei, in uno slancio di affetto definitivo, gli fa capire che il mondo è complesso e che - tuttavia - c'è sempre una soluzione, una speranza.