La Pizza è divenuta sempre più un elemento primario e particolarmente gradito per una alimentazione sana, corretta, gustosa a volte anche nei confronti di un pranzo, perché già con le tradizionali, ma ancor più con quelle gourmet che sono sempre più richieste, lo sostituiscono con successo sia di soddisfazione dell’appetito che nei costi. La “NIP Food”, ideata e creata da Dovilio Nardi, presidente della Nazionale Italiana Pizzaioli poi ampliatasi in Food con la ricerca di prodotti dell’eccellenza gastronomica, ha messo in atto l’idea, condivisa con Roberto Cimatti e la sua troupe, del creare un format denominato “King of Pizza” per valorizzare il settore pizzeria per quanto riguarda la Pizza Gourmet. L’obiettivo è quello di porre l’attenzione sul talento e sull’inventiva dei partecipanti alla competizione. Fra le tante manifestazioni, concorsi e gare dedicati alla Pizza, la neonata kermesse che addirittura vuole eleggere il Re della Pizza, non poteva non avere come giudice il napoletano Antonio Sorrentino. Per una, decisamente valida, valutazione dell’operato dei pizzaioli partecipanti alle puntate della gara ed alla selezione dei vincitori è stata preposta, quindi, una giuria di tutto rispetto composta da tre Giudici World Masterchef: Dovilio Nardi (Presidente NIPfood e World Masterchef), Antonio Sorrentino (Executive Chef Rosso Pomodoro) e Matteo Giannotte (World Masterchef). Al “King of Pizza”, possono partecipare concorrenti provenienti da tutta Italia ed anche dall’Estero per essere protagonisti nel “Palio d’Oro di Gourmelandia”. Sede dello svolgimento della manifestazione ideata da Nardi e Cimatti è uno studio di registrazione con sede a Forlì ed il set è ambientato in un “Castello Magico”, con una corte medievale del 1309, arricchita da Damigelle, Cavalieri e Arcieri; le puntate sono presentate da Domina, la dama del Castello. Il Contest va in onda da Dicembre, su Sky canale 937 e Canale Italia 84 con parabola satellitare, tutti i lunedì alle 19.40, nonchè sul canale Youtube NIPFood. Ultimate le puntate nel corso del mese di dicembre, nel 2021 verranno programmate le semifinali e le finali, per il titolo di "KING OF PIZZA" che avranno luogo sempre nella stessa location di Forlì, con data da stabilirsi a causa del Covid, ma comunque entro i primi mesi dell’anno 2021. La Storyline di questo evento è particolarmente attraente perché i partecipanti che si ritrovano per magia nel 1309, per tornare nel 2020 dovranno cucinare per il Re pizze Gourmet, una vera pietanza da Re e presentati da Domina, nella corte medievale del 1309, dovranno realizzare, un pò precedendo nel XV secolo (1301-1390) l’epoca dei Monzù, qualcosa di veramente esemplare e gustosa. Una trama, che risponde a quella più conosciuta dei Monzù termine napoletano dal francese Monsieur (“signore”) utilizzato nei secoli XVII (1701-1800) e XIX (1801-1900) per indicare cuochi professionisti artisti dell’unione della cucina francese e quella napoletana, che con le loro inventive, in veste di capicuochi delle case aristocratiche, presentavano a corte piatti creativi di particolare attrazione e gusti, con la differenza che in questi casi si trattava di piatti creativi mentre ora sono pizze creative ed originali. Al napoletano Antonio Sorrentino, Chef Executive di Rossopomodoro ed uno dei papà anche della pizza, abbiamo chiesto di parlarci di questa sua partecipazione da grande giudice del “King of Pizza”. Sorrentino ci ha detto: “Il King of Pizza, è una manifestazione di professionisti d’Italia ed estero e quindi tiene conto non solo della pizza napoletana che io rappresento, ma della pizza in generale e interessa, come dire, da Palermo ad Aosta, veramente tutto lo Stivale. Quindi, sono felice di partecipare come uno dei tre giudici di gare, perché la pizza ha svariate interpretazioni e personalmente ritengo da professionista che occorre tener conto di questo. L’organizzatore dell’evento, Dovilio Nardi è un grande professionista ed istruttore di corsi per la pizza, persona molto colta che ha una cultura storica dell’arte bianca dal pane ad altro, è un bakery man perfetto. In questo ambiente fantastico del castello, voluto dalla positiva estrosità di Nardi, stanno giungendo per gareggiare persone proprietarie di ristoranti e pizzerie o anche pizzaioli dipendenti da tutta Italia ed anche dall’estero, nonostante le difficoltà del momento. Queste persone realizzano una pizza di loro invenzione che può essere oltre che bianca, anche cereale, multicereale, tenendo conto degli impasti ed utilizzano per la farcitura quasi tutti prodotti 100% italiani. Sono quindi molto contento di essere uno dei giudici, anche se mi fanno rilevare che molte volte sono decisamente critico, cosa che appartiene al mio carattere di grande precisione ed alla mia consolidata professione di chef, che mi fa essere esigente in particolare su abbinamenti che prevedono molti prodotti a volte anche nove, che non legano fra loro, e quindi esprimo una criticità sulla quantità di prodotti che non giova al risultato finale della pizza realizzata”.
Giuseppe De Girolamo