Con un incontro nel suo ristorante “’e Curti”, Vincenzo D’Alessandro con mamma Angelina e la sorella Sofia, insieme al marito Renato, hanno dato vita ad una proiezione di vitalità che il borgo dove la tradizione dell’alta, vera e storica cucina intende essere vissuta unitamente a tutte le altre realtà storiche come il presepe vivente che sono patrimonio della cittadina di Sant’Anastasia da proiettare oltre i confini territoriali. Il pomeriggio anastasiano, è stato organizzato per la presentazione del programma della rappresentazione del Presepe Vivente che annualmente il borgo dove è sito lo storico ristorante ‘e Curti, vive con entusiasmo e partecipazione del popolo, anche con l’impegno di tanti ad essere presenti come figuranti. Artefice dell’organizzazione di questo presepe, da ben 44 anni è Luigi De Simone che presente all’evento organizzato da D’Alessandro ha annunciato che da quest’anno quella che era la tradizionale sfilata di personaggi figuranti, che iniziava alle ore 22:00 per terminale con la Santa Messa della mezzanotte, verrà prolungata come Presepe Vivente fino al 26 dicembre. Molti dei figuranti dell’edizione 2024 di questo Presepe, hanno indossato in anticipo i costumi dell’800 napoletano con i quali dal 24 saranno partecipi alla interessante e bella manifestazione. Questa iniziativa intende come ha poi soggiunto il D’Alessandro espandere la visibilità e la conoscenza di quello che è il borgo nel quale vivo per dare alla mia cittadina nuovi e sempre più ampi spazi nel panorama campano, italiano, europeo e mondiale dell’apprezzamento per tutto quello che il Comune di Sant’Anastasia possiede. Per l’occasione non ha voluto far mancare la propria presenza Marco Ferrigno che seguendo la tradizione del grande suo papà conosciuto nel mondo per i pastori che realizzava a mano e vendeva a Napoli in via San Gregorio Armeno – la strada dei pastori, ne segue l’esempio e la passione ed ha portato delle figure giganti del Presepe da lui realizzate che hanno fatto bella mostra nel corso della kermesse. Altra presenza essenziale nel tempio del buon cibo, con la sua storicità e la sua evoluzione dovuta ai tanti fattori che necessariamente il succedersi degli anni ha imposto, è stata illustrata dall’Antropologo Marino Niola e sua moglie anch’essa esperta di antropologia Elisabetta Moro. Niola ha sostenuto che laddove le osterie ci sono ancora la cucina locale gode di buona salute, ma sono cambiati gli ingredienti, c’è stata una trasformazione, e quindi non possiamo mangiare come cento anni addietro perché anche noi siamo cambiati, non facciamo lavori che facevamo tanti anni fa e quindi questa trasformazione c’è stata, però la stessa trasformazione ci ha consentito di affrontare la sfida, di affrontare le nuove sensibilità da mettere d’accordo con la tradizione e l’innovazione determinando che “il passato è il vero futuro”. Di seguito Ciro Terracciano ha annunciato un calendario di eventi che Enzo D’Alessandro intende programmare, con periodici eventi, nel suo ristorante tra febbraio e giugno 2025 per discutere convivialmente su concetti come osteria, qualità, convivialità, socialità ed altro. Momento toccante è stata la consegna di una targa che Velia Giordano, Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Anastasia, ha donato da parte dell’Amministrazione Comunale ad Angelina, mamma di Vincenzo e Sofia, in occasione del 100° anniversario di vita del ristorante iniziata nel 1924. Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Sant’Anastasia con la targa assegnata ad Angelina hanno espresso il loro riconoscimento “per aver custodito e tramandato la tradizione gastronomica del nostro territorio. Un secolo di sapori autentici, di eccellenza, passione e ospitalità che hanno reso ’e Curti un pilastro della nostra comunità e un orgoglio per la nostra città. Con riconoscenza ed ammirazione”. Ammirevole e fra gli applausi scroscianti di tutti i presenti all’incontro, come si potrebbe da buoni napoletani, una Angelina fresca e tosta int’a cucina, ha lasciato i suoi amati fornelli e giovanilmente ed allegramente è entrata in sala per ricevere dall’assessore la meritatissima targa.
Parlare di cibo da ‘ e Curti, parlarne in occasione del Presepe che del cibo ne fa una icona rappresentata e parlarne in prospettiva di incontri sul cibo che andranno a svolgersi come annunciato, non poteva che proseguire dopo gli interventi dei vari personaggi, con un accomodarsi convivialmente a tavola gustando alcune tradizionalissime ricette che lo storico ristorante continua a proporre, il tutto accompagnato dagli ottimi vini Olivella per i quali a descriverne le qualità era presente il titolare dell’azienda vitivinicola Ciro Giordano. Partecipe all’evento anche Dario Duro fiduciario della sezione Napoli dell’AMIRA.
Fra i giornalisti presenti, importante è stata la partecipazione di Annamaria Chiariello presente con le telecamere di Italia1 che permetteranno di rivivere alcuni momenti dell’evento attraverso il programma che andrà in onda il giorno 22/12/2024 alle ore 19:00.
Giuseppe De Girolamo