Mangiare a mensa o mangiare in ristorante?
Per chi è del settore le differenze non sono così ampie o per lo meno per vedere differenze sostanziali, dobbiamo parlare di Ristoranti Gourmet, Ristoranti Stellati o comunque, senza fare i conti in tasca a nessuno, una ristorazione non accessibile a tutti.
Per capire meglio, vi diamo alcuni dati forniti dalla FIPE, nel settore della ristorazione, lavorano circa 1,2 milioni di addetti di cui il 52% donne e in maggioranza giovani.
Possiamo suddividere la ristorazione in 2 grandi categorie, la Ristorazione Commerciale e la Ristorazione Collettiva. I fruitori del servizio nelle Ristorazione collettiva sono circa 7,5 milioni di persone l’anno, con una spesa pro-capite che va dai € 4,00 ai € 7,00 euro per un singolo pasto (scuole, centri estivi, mense in genere), poi si passa nella sanità dagli € 7,00 ai € 14,00 per Colazione + Pranzo + Merenda + Cena.
Nella ristorazione Commerciale sono più di 10 milioni con una spesa media tra i € 25,00 ei € 30,00 euro pro-capite con preferenza per le pizzerie e i ristoranti non troppo cari accessibili a tutti. I ristoranti top sono per una piccolissima parte di noi dato il costo molto elevato.
La Ristorazione Commerciale si occupa di tutte quelle persone che scelgono dove mangiare in modo autonomo, le sotto categorie sono:
Ristoranti: Ristoranti Classici, Ristoranti Stellati, Osterie, Taverne, Pizzeire, ecc.
Ristorazione Veloce: Pizzerie a taglio, Piadinerie, Fast food, Bar, Tavola Calda, ecc.
Ristoranti Etnici: Ristorante Arabo, Messicano, Cinese, Giapponese, ecc.
Ristorazione turistica: Ristoranti all’interno di Alberghi, Agriturismi, ecc.
La cliente è occasionale, tranne in alcuni casi sporadici, è composta da piccoli gruppi (2/4 persone), il costo del servizio e completamente a carico del cliente, che sceglie in base all’offerta del ristoratore e paga ciò che consuma.
Pregi: Scelta autonoma di dove mangiare, ampia scelta del tipo di cucina, scelta autonoma spesa da sostenere.
Difetti: Troppa scelta e quindi poca qualità, controllo igienico sanitario sporadico, tempi di attesa, rapporto qualità prezzo sbilanciato in negativo, in alcuni casi la pulizia e l’organizzazione.
La Ristorazione Collettiva è quel settore che si occupa di tutte quelle persone che per appartenenza o accordi lavorativi, si trovano a dover usufruire di un servizio di Ristorazione già concordato a monte, le sotto categorie sono:
Ristorazione aziendale: Mense o Catering all’interno di Aziende di dimensioni medie o grandi;
Ristorazione scolastica: Mense o Catering di Scuole, Centri estivi, Asili, Università, ecc.
Ristorazione socio-sanitaria: Mense o Catering di ospedali, RSA, Cliniche, Casi di Riposo, ecc.
Ristorazione comunitaria: Mense o Catering di Istituti Religiosi, Case per ferie, Centri di Accoglienza Ecc.
Ristorazione assistenziale: Mense o Catering per persone indigenti, a volte anche con servizio a domicilio.
I clienti della ristorazione collettiva non sono occasionali, e sono composti da gruppi numerosi, il costo del servizio è quasi sempre a carico dell’azienda di appartenenza, in qualche caso il consumatore partecipa con un piccola quota, la scelta del servizio e a carico dell’azienda.
Pregi: Ottimo rapporto qualità prezzo, controllo igienico sanitario efficiente, tempi di attesa ridottissimi, pulizia e organizzazione.
Difetti: Non partecipazione in fase di scelta del fornitore per la stragrande maggioranza dei casi, effetto noia per frequentazione quotidiana, in alcuni casi ripetitività delle scelte.
Di conseguenza a parità di spesa il rapporto qualità prezzo è più conveniente nella ristorazione collettiva, quindi la pausa pranzo facciamola in mensa.
Per concludere, mangiamo contenti nelle nostre mense, chiediamo di partecipare alla scelta del fornitore e non dimentichiamo mai che, se andiamo a cena con la nostra signora meglio un ottimo ristorante…...
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Fonte notizia
www.gustitaliano.it